DiBenedetto-Sensi: scintille sui diritti tv e sullo stadio

09/05/2011 alle 10:31.

CORSERA (L. VALDISERRI) - A ognuno la sua interpretazione. Meglio la vittoria dell’Udinese, che ha permesso alla Roma di scavalcare la Lazio grazie agli scontri diretti? O sarebbe stato meglio un pareggio? Lo diranno le ultime due giornate, con Sampdoria e Lecce, rivali di Roma e Lazio all’ultima partita, in lotta per evitare l’ultima retrocessione in B. La Roma resta in corsa per il quarto posto e Montella tiene alta l’attenzione della squadra: la vittoria del Catania a Brescia è stata presa come un buon segnale. Ha alzato la quota salvezza e il Chievo, che domenica prossima affronterà l’Udinese, in caso di sconfitta stasera contro la Juve non sarebbe ancora salvo.

È atteso ad ore il via libera da parte dell’Antitrust, uno dei due passaggi tecnici che mancano all’ufficializzazione di Thomas R. Di-Benedetto a nuovo presidente. L’altro è il lancio dell’Opa che però, al prezzo cui verranno piazzate le azioni (0,6781 euro), dovrebbe raccogliere ben poche adesioni. Il fatto è che DiBenedetto e la sua cordata sono a tutti gli effetti i nuovi padroni della Roma, ma vedono che la vecchia proprietà è ancora attiva e non nella direzione che vorrebbero loro. Così è partita una lettera con richiesta di chiarimenti, spedita da Boston con destinatario il Consiglio di amministrazione di Roma 2000. DiBenedetto e soci non hanno gradito (eufemismo) né la posizione di Rosella Sensi sulla spartizione dei diritti tv (più precisamente sui «bacini» dei tifosi) né come è stata trattata la questione Olimpico. Nel primo caso è stata scelta un’alleanza con Inter, Milan e : la Roma ci guadagna le briciole, le altre una fetta importante. Non sarebbe meglio rinunciare a pochi milioni facendone perdere molti più alle rivali storiche? La questione stadio avrebbe potuto portare a un’alleanza, anche se solo su quest’argomento, con Lotito. La Roma ha invece firmato l’accordo con il Coni per il prossimo anno alle condizioni pre-esistenti. Condizioni che gli americani avrebbero voluto ridiscutere, magari anche loro con la minaccia strategica di giocare altrove, come ha fatto Lotito con l’appoggio della . In ogni caso, sarebbe stata una partita a scacchi, che invece, è quanto meno rimandata di 12 mesi. DiBenedetto ha chiesto spiegazioni anche perché di danni, secondo loro, ne sono già stati fatti tanti: dal contratto con la Kappa fino al 2017, che sarà disdettato anche pagando una penale, alla perdita di Mexes a parametro zero in favore del Milan «alleato» in Lega. Un buco potenziale da 15 milioni di euro.