IL ROMANISTA (E. MASETTI) - È giovane, anzi giovanissimo. È forte, anzi fortissimo. Ha talento da vendere e per comprarlo ci vogliono 4 milioni. Ma non è escluso - vista la sua voglia di Roma - che possa lasciare lArgentina anche per qualcosa in meno.
E considerando i buoni rapporti che Sabatini ha a Buenos Aires sembra difficile che ciò non possa accadere. Paredes, questo è bene chiarirlo, non verrebbe a fare il titolare, ma avrebbe lopportunità di allenarsi con grandi campioni e di essere inserito, gradualmente, nella realtà della prima squadra. Un po come gli è successo al Boca. Classe 1994, 180 centimetri per 75 chili, Paredes è corteggiato da molti club europei (oltre alla Roma, ci sono anche Udinese, Palermo e Napoli) grazie al suo tocco sopraffino, alla sua visione di gioco e alle sue doti tecniche di rifinitore dietro alle punte. Nativo di Buenos Aires, può alloccorrenza giocare anche come esterno sinistro dattacco. Dopo esser stato preso molto in considerazione dall ex tecnico Borghi (passato poi sulla panchina della nazionale cilena), con il nuovo mister Falcion ha trovato poco spazio e, nelle ultime partite, è sceso in campo raramente. Il suo idolo è Riquelme (tanto che, dopo lesordio a novembre nel Torneo di Apertura disse: «Sognavo di giocare con lui») e come punto massimo della sua carriera indica uneventuale vittoria mondiale con lArgentina.
Per ora fa parte delle selezioni giovanili: titolare dellUnder 17, ha partecipato con la maglia della nazionale al campionato sudamericano per categoria, terminato il 9 aprile, segnando due reti: su rigore contro il Perù nel match di apertura e contro la Bolivia. Inoltre, è stato convocato per il torneo internazionale "Copa Toyota", festeggiando così il primo posto nella competizione, con altri due gol allattivo. Una caratteristica, quella della confidenza con la rete, da non sottovalutare: «È vero - ha spiegato Paredes di recente - gioco dietro alle punte, ma mi piace tanto fare gol. E spero di continuare a farli durante tutta la mia carriera».