LA REPUBBLICA (M. NORRITO) - La rincorsa alla Champions della Roma finisce nel torrido pomeriggio di Catania. Un pomeriggio caldissimo per gli oltre trenta gradi e per il tifo dei tifosi del Massimino che, nellipotetica hit parade dellantipatia, hanno eletto la Roma seconda dietro solo al Palermo. Per restare attaccati al treno dellEuropa
di Catania. Un pomeriggio caldissimo per gli oltre trenta gradi e per il tifo dei tifosi del Massimino che, nellipotetica hit parade dellantipatia, hanno eletto la Roma seconda dietro solo al Palermo. Per restare attaccati al treno dellEuropa più importante i giallorossi avevano lobbligo di vincere. Invece hanno perso allultima azione della gara, dilapidando il vantaggio iniziale del gol di Loria e lasciandosi schiacciare per tutto il secondo tempo nella propria metà campo da una Catania che tocca quota 46 e batte il record di punti
in serie A.
Montella schiera la squadra con Borriello unica punta, Totti alle sue spalle e Rosi e Taddei larghi. Molto offensivo anche il Catania di Simeone con Maxi Lopez, allultima partita davanti al suo pubblico, più avanti rispetto a Bergessio e Gomez. Ed è proprio il Catania a sfiorare il gol dopo soli dieci minuti di gioco. Il tiro
di Lopez viene ribattuto dal palo e mentre largentino corre già verso la curva pensando al gol, il pallone arriva tra i piedi di Berghessio che impegna Doni nella prima bella parata della giornata.
Sarà, infatti, Doni il migliore in campo della Roma nonostante i due gol al passivo. E se il migliore in campo è il portiere, tra laltro salvato anche dal palo e dalla traversa, qualcosa vorrà pur dire. Eppure in vantaggio cera andata la Roma. Loria, entrato in campo al posto dellinfortunato Juan, è bravo a girare di testa in rete alle spalle di Andujar la punizione di Totti. Un gol dalla panchina, un gol di riserva per una squadra che si è presentata a Catania con le zavorre del nervosismo degli ultimi tempi, della lunga squalifica di De Rossi, delle incertezze non ancora irrisolte legate al nuovo assetto societario.
Il prosieguo della gara, infatti, è la fotografia di unannata allinsegna del vorrei ma non posso. Sino alla resa. La Roma vorrebbe provare qualcosa, ma non può perché per tutto il secondo tempo è il Catania a tenerla nella sua metà campo sfiorando gol su gol. Un Catania, che non ha altro obiettivo se non finire bene davanti
al proprio pubblico, fa un figurone contro una squadra che assiste impotente allo sgretolarsi del suo sogno Champions.
Il martellamento etneo è costante e porta al gol del pareggio di Bergessio che di testa anticipa Loria sulla punizione di Lodi. Il pubblico di Catania (in tribuna anche il ministro della Difesa La Russa) che sino a quel momento aveva esultato solo ai gol dellUdinese annunciati dal tabellone, adesso può esplodere per il gol
dellargentino. Ed è sempre un argentino, Gomez, a segnare nellultima azione della partita. Una corsa sulla sinistra con i giallorossi ad arrancare sino a quando la palla non finisce alle spalle di Doni. E il gol che spegne i sogni della Roma che domenica prossima contro la Samp dovrà fare almeno un punto per giocare
i preliminari di Europa League. Un risultato che, a giudicare dal nervosismo che accompagna i giocatori giallorossi negli spogliatoi, è la testimonianza di una stagione da archiviare al più presto.