IL TEMPO (A. AUSTINI) - Sospesa tra presente e futuro, la Roma continua a spaccarsi. Da una parte gli americani che stanno per ereditare una società da ricostruire ma ancora non possono metterci le mani, dallaltra la Sensi, ormai concentrata soltanto sulle que
Invece la Sensi va avanti con le sue alleanze, puntando alla poltrona più importante in Lega: è stata lei a chiedere di votare il nuovo presidente nel prossimo Consiglio di domani sperando di essere eletta. Questione personali che si scontrano con le strategie del club. Il contenzioso sui diritti tv è considerato dagli americani il punto più importante del presente mentre lo stadio sarà quello del futuro. E proprio sulla gestione dellOlimpico DiBenedetto ha altro da ridire. Nella lettera di diffida vengono chieste a Sensi e Unicredit spiegazioni sulla firma messa lo scorso 27 aprile sul contratto di affitto per un altro anno con il Coni, senza sentire il parere della nuova proprietà. DiBenedetto è daccordo con Lotito: il canone - 110mila euro a partita più 1.310 biglietti omaggio al Coni - è troppo alto e va ritrattato. A costo di non completare subito le pratiche per la licenza Uefa e liscrizione al prossimo campionato. Invece la Roma, a differenza della Lazio, ha saldato il suo debito di circa 800mila euro con il Coni e firmato il contratto per il prossimo anno. I contatti tra i legali degli ultimi giorni non sono bastati a ricomporre la frattura, così DiBenedetto & Co. hanno deciso di inviare la diffida. Attilio Zimatore, sentiti Unicredit e i Sensi, si occuperà di scrivere le risposte nella lettera che dovrebbe essere spedita oggi. Cè grande imbarazzo allinterno della proprietà uscente: la banca ha delegato tutte le decisioni ai dirigenti attuali mentre i legali dei Sensi assicurano che ogni mossa è stata concordata con Unicredit.
Ma non è la prima volta che il vecchio e il nuovo si scontrano: lo hanno fatto sui contratti rinnovati a Cassetti e Perrotta, in merito alla posizione di Montali e sulle strategie di comunicazione. La «guerra fredda» non inficierà comunque la procedura di vendita. Gli americani, che sulla carta potrebbero intentare una causa per «lucro incessante» e addirittura invalidare il contratto di acquisto, vogliono invece arrivare il prima possibile al traguardo per evitare altri danni. Stamattina gli avvocati consegneranno allAntitrust i documenti necessari per ottenere lautorizzazione. Ci vorranno una ventina di giorni. DiBenedetto arriverà in Italia tra fine maggio e inizio giugno, con lobiettivo di festeggiare il suo compleanno il 3 giugno da presidente. Ottenuto il via libera dallAntitrust, verrà messa la firma definitiva sul passaggio delle quote e in pochi giorni si convocherà lassemblea per insediare il nuovo cda. Fate presto, please.




