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Artur da emarginato a eroe «Roma è stata un inferno»

18/05/2011 alle 10:21.

GASPORT (S. BOLDRINI)- Da quarto portiere della Roma, costretto a vivere sei mesi da clandestino nella stagione 2009-2010, a protagonista nel Braga, trascinato con le sue parate alla finale di Europa League di stasera. In semifinale, Artur ha eliminato quasi da solo il Benfica e il premio è stato un contratto quadriennale con lo stesso Benfica. Domani l’annuncio ufficiale: il brasiliano si trasferisce a Lisbona.

Dopo la semifinale di ritorno con il Benfica, Artur ha riproposto una celebre definizione di : nella Roma circolano troppi papponi. «Non voglio tornare sull’argomento, ma quando feci quell’affermazione ero pienamente consapevole di quello che stavo dicendo» . Questa finale è una rivincita? «È il momento più importante della mia carriera» . Braga è un paradiso. «A Braga ho trovato un allenatore sincero e un ambiente sereno» . Ranieri invece aveva emarginato Artur. «Non l’ho mai capito, Ranieri. Diceva che dovevo giocare in Europa League e invece andavo in tribuna. Avevo un ottimo rapporto con Pellizzaro, l’allenatore dei portieri. Quest’anno mi ha mandato diversi sms. Una volta mi ha scritto: l'ho sempre pensato che non eri scarso» . I compagni di squadra sono spariti? «No, ho sentito più volte Doni, , Perrotta, Pizarro, Menez, Cassetti, Mexes» . Anche Julio Sergio? «Di lui preferisco non parlare»