LIBERO (G. DE CHIARA) - «Mi sono confrontato con gli americani e DiBenedetto sin dai primi incontri e sono rimasto molto colpito dalla loro esperienza nella gestione di marchi sportivi e nella capacità, di costruire intorno al team, una serie di eventi che trasfonnano quasi la squadra in un oggetto da media, che diventa il pretesto per poi fare del maketing su calciatori, maglie ed eventi». Questo il pensiero di Paolo Fiorentino, vice direttore generale di Unicredit, che ha seguito passo dopo passo la vendita
Le sue parole sono chiare e fanno capire come il settore marketing, in una società di calcio che punta ad essere leader e a vincere tanti trofei, sia imprescindibile dal settore tecnico. «Anche perché nonostante il bene non sia mai stato sfruttato», ha continuato a spiegare la scorsa settimana Fiorentino, «Roma rappresenta un'ottima base di partenza. II brand giallorosso è potenzialemmente straordinario non solo in Italia, ma anche all'estero». Gli americani, che come cultura e storia sono tra i pionieri del marketing nel settore sportivo, hanno deciso di affidare il settore alla Madison Avenue Sport&Entertainment, una società newyorkese. II numero uno di questa società è un personaggio già noto alle cronache romane: l'avvocato penalista Joe Tacopina (che nel 2008 trattò prima l'acquisto della Roma e poi quello del Bologna). La società di Trigoria infatti vuole fare affari anche all'estero. Con marchi internazionali sia per il settore tecnico che per le vere e proprio sponsorizzazioni. Si lavora, imfatti, per fare affari con le principali società di telefonia, auto, trasporto aereo, sistemi di pagamento. I numeri sono lì a fissare gli obiettivi per il futuro. Nel 2011, nel settore merchandising e prodotti editoriali, il club capitolino - secondo Italia 0ggi - prevede di chiudere con 6,6 milioni di ricavi. Fra quattro anni si vuole superare la cifra di 15,4 min di euro. E il settore del marketing dovrebbe passare dagli attuali 10,4 milioni ai 22,3 sempre nel 2015.
Come già annunciato tutto questo porterà ad una "americanizzazione" della società giallorossa. Come nel basker Nba ci saranno in campo delle cheerleader durante le partite. Si cercherà di realizzare il collegamento con gli uffici del turismo per trasformare Trigoria e l'Olimpico (o il nuovo stadio che verrà) in due centri potenziali di ricavi. E si è parlato anche della possibilità di realizzare per la tv via cavo anche un reality show. Tutto questi progetti però sono legati alla guida tecnica e alla possibilità che la Roma nei prossimi anni si qualifichi come minimo sempre per la Champions league. Ecco perché è molto importante capire quale sarà il prossimo tecnico della Roma e quali giocatori avrà a disposizione. Costruire una squadra vincente in Italia e in Europa è un fatto determinante per la riuscita dei progetti attorno al marchio Roma. I tifosi giallorossi possono sognare perché i guadagni di DiBenedetto sono legati alle vittorie sportive della Roma