CORSERA (L. VALDISERRI) - Serve una notte da Borriello. Serve allattaccante di San Giovanni a Teduccio e serve alla Roma per tenersi aggrappata allultimo obiettivo, cioè la Coppa Italia. Loccasione, però, non arriva per scelta di Vincenzo Montella ma per necessità: Francesco Totti è ancora squalificato per il calcione rifilato a Balotelli nella finale della stagione scorsa e salterà sia landata che il ritorno della semifinale contro lInter. Dallarrivo del nuovo allenatore il minutaggio di Borriello in campionato si è letteralmente dimezzato: con Ranieri in panchina giocava 76,4 minuti a gara (1.835 in 24 presenze), con Montella è sceso a 38,5 (231 in 6 gare).
Con Montella, invece, Borriello non è mai andato a segno. A sua scusante cè il fatto che ha iniziato da titolare soltanto due partite in campionato: la prosecuzione del recupero Bologna-Roma, al debutto di Montella in panchina, il 23 febbraio, e Lecce-Roma, il 4 marzo, in cui conquistò un rigore decisivo allultimo minuto, poi realizzato da David Pizarro. Novanta minuti filati li ha giocati anche in Champions League, nel ritorno degli ottavi contro lo Shakhtar Donetsk, e parte dei suoi problemi sono nati proprio lì: tirò e sbagliò un rigore che non toccava a lui. Da lì ha perso il posto di titolare e Francesco Totti, ritornato al vecchio ruolo di centravanti, ha segnato sette gol in cinque partite. Borriello è arrivato dal Milan in prestito con diritto di riscatto obbligatorio fissato a 10,5 milioni. Fino a febbraio era sembrato un grandissimo affare, ora è un punto interrogativo.