LA ROMA - Nel numero di Aprile della rivista ufficiale giallorossa, c'è un'intervista a Simone Perrotta. Il centrocampista campione del mondo a Germania 2006 e fresco di rinnovo, parla di diversi argomenti: dalla carriera al cambio di società, ecco uno stralcio del faccia a faccia con il numero 20. Cosa rappresenta per te questa maglia?
Cosa rappresenta per te questa maglia?
"Dopo che sei qui da tanti anni riesci a capire tante situazioni, conosci le persone, si crea un rapporto particolare con la gente e c'è da sottolineare che giochi nella squadra della Capitale. E' il massimo rappresentare questa città, non posso chiedere di più"
Siamo al cambio della guardia per quanto riguarda i vertici societari, come vivi questo momento di transizione, con curiosità?
"La curiosità c'è da parte di tutti per vedere che squadra faranno, se ne scrivono tante. Ma a me in questo momento piace ricordare tutto il lavoro fatto e le vittorie che ha conquistato la famiglia Sensi, gli investimenti che hanno fatto per vincere lo scudetto e avere sempre una squadra di vertice, nonostante i problemi finanziari che hanno avuto. Tante squadre che hanno avuto un passato grandioso spesso si sono ridimensionate e si sono ritrovate a dover lottare per non retrocedere. Invece da quando ci sono io questa è sempre stata una squadra ai vertici, sia in Italia che in Europa"
Con Montella eravate amici da prima, come è cambiato il rapporto tra voi due?
"Una settimana prima del cambio di panchina eravamo qui a Trigoria io e lui qui, stavamo organizzando si andare a cena insieme visto che anche le nostre mogli si conoscono, e una settimana dopo le cose sono cambiate. Gli ho detto ' Vincenzo ora non possiamo più andare a cena' non perchè volevo prendere le distanze ma è giusto che sia così, ora è l'allenatore, ci sarà sempre un grandissimo rapporto, ma anche per rispetto degli altri compagni non ci può essere più quel rapporto da calciatore a calciatore"