Pallotta, l’americano forte per una Roma da vertice

15/04/2011 alle 10:33.

CORSERA (L. VALDISERRI) . Lunedì, nel Patriots Day, si correrà la storica maratona di Boston. E la Roma si sente all’ultimo chilometro, in testa, dopo una corsa infinita e sfibrante. Manca un ultimo sforzo e la cordata bostoniana guidata da Thomas R. Di-Benedetto sbarcherà sul pallone italiano. La faccia di DiBenedetto è quella conosciuta: è l’uomo che è andato al Roma club Testaccio a vedere le radici del tifo giallorosso e che ha piazzato il figlio Thomas junior a giocare a baseball a Reggio Emilia.

Accanto a Pallotta e a DiBenedetto ci sono Richard D’Amore (che opera nel settore del venture capital e investe principalmente in telecomunicazioni, software, new media e tecnologia dei materiali) e Michael Ruane (immobiliarista della TA Associates Realty che gestisce un patrimonio stimato in 8 miliardi di dollari). Un dettaglio non da poco è che Pallotta si era già interessato alla Roma anni fa, dopo che la comparsa di un falso emiro nelle trattative aveva fatto scappare il George Soros Management Fund a gambe levate dal tavolo della trattativa. Un mistero che non è mai stato chiarito, neppure dalla Consob, che avrebbe invece avuto molto da chiedere a chi a quel tavolo era seduto. Ancora un chilometro e poi James Pallotta e Thomas DiBenedetto potranno aggiungere la Roma alle loro grandi passioni sportive: i Boston Celtics e i Boston Red Sox.