
IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Lindiscrezione, perché al momento di questo si tratta, arriva direttamente da alcuni giornalisti inglesi: la Roma sarebbe sulle tracce di Arsene Wenger, allenatore dellArsenal. Presenti allo stadio Friuli per vedere, loro come gli osservatori del Manchester, Alexis Sanchez, i giornalisti inglesi, delusi per non aver potuto ammirare le giocate del cileno alle prese con un problema muscolare, hanno buttato lì quella che sembrava solo una battuta: «Visto che DiBenedetto vuole puntare sui giovani, magari prende Wenger». Poi, una volta approfondito il discorso, le chiacchiere si sono fatte più serie.
È il tecnico che con lArsenal ha vinto di più (3 campionati inglesi, 4 Community Shield e 4 coppe dInghilterra) e nessuno più di lui è stato presente in panchina. Adesso però, considerando che non porta a casa un trofeo dal 2005, potrebbe essere arrivato il momento di dire basta. Continuando a portare avanti quella che da sempre è la sua filosofia: spazio ai giovani, meglio se di classe, da buttare subito nella mischia. «Non vedo altro modo di far crescere un giocatore se non facendolo giocare», disse una volta il sessantunenne allenatore di Strasburgo che, a dispetto di una carta didentità non più giovanissima, continua ad andare avanti per la sua strada, che negli anni ha portato alla scoperta di giocatori come Weah (quando era al Monaco), Vieira, Anelka e Fabregas, tanto per citare qualche nome.
Alla Roma, se mai lindiscrezione dovesse diventare realtà (cè chi giura che un primo sondaggio ci sia già stato), troverebbe una nuova società pronta a sposare in tutto e per tutto il suo progetto, con la consapevolezza che Wenger sarebbe in grado di reggere le pressioni di una piazza così esigente e affamata di vittorie, per certi versi simili - almeno in termini di passione - a quella londinese. Il suo contratto scade nel 2014 ma il rapporto con la proprietà dellArsenal è talmente buono e cristallino che, dopo 15 anni, se chiedesse di essere lasciato libero, otterrebbe il nulla osta senza problemi. Da qui a dire che questo succederà ce ne passa: quel che è certo è che Wenger, il nome nuovo nella rosa di pretendenti alla panchina giallorossa, sembra avere tutte le carte in regola per piacere a DiBenedetto e soci.