IL ROMANISTA (V. META) - Udinese-Roma è cominciata domenica scorsa, ma dal futuro: dalla doppietta con cui il romanista in esilio Andrea Bertolacci («mi piacerebbe tornare da protagonista», le sue parole di ieri a Radio Ies) ha interrotto 704 minuti di imbattibilità e riportato improvvisamente sulla terra una squadra che negli ultimi tre mesi Guidolin ha portato in orbita.
Da un romanista futuro al futuro romanista, sembra essere lUdinese la costante di questo scorcio di primavera sospeso fra nuovi orizzonti societari e una stagione da salvare, con la Champions lontana sei punti e la semifinale di Coppa Italia alle porte (landata si gioca il 19 aprile). Battere lUdinese oggi, fare come lUdinese domani. Il crocevia della stagione passa per forza dalla sfida con la squadra di Guidolin, avversaria che già in passato si trovò a decidere le sorti della Roma e che in un futuro non molto lontano potrebbe porsi in parte come un modello, almeno per quel che concerne il reclutamento di giovani calciatori sui mercati esteri.
E poi ci sarebbero Alexis Sanchez e Mauricio Isla, entrambi classe 88 e oggetti del desiderio di mezza serie A: il primo sarà con ogni probabilità uno dei nomi caldi del mercato estivo, lInter gli ha già messo gli occhi addosso ed è pronta a sborsare una cifra esorbitante (si parla perfino della possibile cessione di Snejider) e difficilmente la Roma potrà inserirsi nellasta, Isla invece è stato accostato ai giallorossi già la scorsa estate e potrebbe essere uno degli obiettivi della nuova Roma "americana". Claudio Ranieri lo aveva messo in cima alla lista dei suoi desideri e a giugno, quando il giocatore era in Sudafrica a giocare i Mondiali con la sua nazionale, in Cile davano laffare per fatto. Grande amico di David Pizarro (i due si sono trovati spesso fianco a fianco per iniziative benefiche, in particolare dopo il terremoto che ha colpito il Cile due anni fa), Mauricio sarebbe stato felice di trasferirsi a Roma, al punto che del possibile spostamento aveva avvisato anche la famiglia. «Pizarro? Il mio sogno era di essere come lui - ha detto Isla qualche tempo fa - Adesso gioco qualche metro più indietro, ma David è sempre . il mio modello». Lanno scorso non se ne fece nulla, anche perché il presidente bianconero Pozzo non era disposto a fare sconti.
Ora la Roma potrebbe riprovarci, certa di avere il gradimento del giocatore. Daltra parte, le politiche giovanili dellUdinese potrebbero rappresentare un modello da imitare (ma con disponibilità economiche decisamente differenti) per la Roma del futuro: una rete di osservatori da inviare sui campi di tutto il mondo alla ricerca di giovani talenti da portare in Italia giovanissimi per trasformarli in campioni. A Udine lo fanno da anni (Sanchez e Isla sono gli ultimi), certo con un budget molto ridotto rispetto a quello a disposizione di Milan e Inter, ma lidea che a prendere il prossimo Pato e portarlo in Italia non ancora diciottenne possa essere la Roma potrebbe essere qualcosa in più di una suggestione