
CORSPORT (R. LORIA / INFOPRESS) - «Se Thomas DiBenedetto avesse bisogno di qualche con siglio in materia io sono disponibile» . Esordisce così, scherzoso ma non troppo, Ciccio Graziani quando gli accenniamo l'idea di un reality legato alla Roma.
CORSPORT (R. LORIA / INFOPRESS) -
«Se Thomas DiBenedetto avesse bisogno di qualche con siglio in materia io sono disponibile» . Esordisce così, scherzoso ma non troppo, Ciccio Graziani quando gli accenniamo l'idea di un reality legato alla Roma. Lui, che da allenatore del Cervia è stato protagonista assoluto delle due stagioni del reality 'Campioni, il Sogno' sa bene quanto sia sottile il confine tra sport e spettacolo. «Giocatori come Totti o De Rossi già vivono in una sorta di reality. Tanti giocatori della nostra Serie A sono sem pre sotto l'occhio delle telecamere e degli obiettivi e non hanno più una vita privata ». Discorso diver so per i suoi ragazzi, emeriti sco nosciuti piombati in tutti i televisori d'Italia e assurti a popolarità nazionale grazie al primo e unico reality calcistico. «Per loro fu una grande opportunità. La televisione gli ha dato la possibilità di realizzare un sogno. Non tutti ci sono riusciti, ma ad esempio un giocatore come Cristian Arrieta, arrivato a giocare in Serie B con il Lecce, ha raggiunto certi livelli perché è riuscito a far notare le proprie capacità in televisione. Di lui mi chiese notizie persino Mazzone nel corso di una partita tra il Cervia e il Bologna » .
BORRIELLO JUNIOR - Altri invece hanno fatto il grande salto. « A gente come Giorgio Alfieri o Giovanni Conversano io stesso ho consigliato di provare altre strade. Non avevano grandi doti calcistiche, ma avevano tutto per cercare di fare strada nel mondo della televisione » . E Fabio Borriello, fratello del centravanti della Roma? «Fabio era uno di quelli che aveva più possibilità dal punto di vista calcistico. Un paio di settimane fa mi ha chiamato e mi ha detto che ha smesso di giocare. Mi dispiace veramente perché era un buon difensore, forte di testa, bravo tecnicamente. Avrebbe potuto tranquillamente fare la Serie B. Forse lui è stato penalizzato dal reality perché non è stato preso sul serio da qualche allenatore». Già, perché come spiega Graziani « il calcio in Italia è una cosa molto seria, su cui si scherza poco. E' per questo che mi incuriosisce l'idea di un reality a Trigoria. Sarei curioso di sapere cosa hanno in mente. E se avessero bisogno di qualche consiglio? ».