LEGGO (F. MACCHERONI) - «Un giorno mi piacerebbe allenare Totti, ma non ora», dice Carlo Ancelotti tra nostalgia e canagliata. Chissà se per «ora» il tecnico intende questa settimana o la prossima stagione. Restiamo con il fiato sospeso, ancora una volta. Chissà se anche Totti si sarà fermato, insieme a tutta Roma, per riflettere sulle parole del tecnico, che è con un piede fuori dal Chelsea, con un occhio a scrutare lorizzonte e con la pancia piena. Limpressione è che Ancelotti sia sempre affezionatissimo a Roma, ma giustamente molto più affezionato alla sua carriera. Quando era al Milan, mandava gli stessi messaggi damore ai giallorossi, ma trattava con Abramovich. Oggi non si sa dove lo stia portando il cuore.
Dicono che non accetterebbe di allenare a Roma senza la certezza di partecipare alla Champions. Se ne dicono tante. Troppe. Aspettiamo. Visto lattuale rendimento di Totti, il tempo non sembra tiranno. Al limite, sembra che il grande Chelsea possa vincere e soffrire anche con Ancelotti e che la Roma abbia ottenuto 14 punti in 7 partite e si sia riaffacciata in zona-Champions anche con Montella.