IL ROMANISTA (P. BRUNI) - La sconfitta con la Juventus brucia per mille motivi ma la zona Champions è ancora, almeno aritmeticamente, alla portata della Roma. Sarà una lunga e intensa settimana quella che scorterà i giallorossi fino a Udine, dove sabato sera, i ragazzi di Montella si giocheranno le ultimissime chances per dare un senso a questa annata. Ieri, alla ripresa degli allenamenti, il tecnico ha dovuto subito fare i conti con diversi contrattempi: il grave infortunio di Méxes, il ginocchio destro di Pizarro che si è leggermente gonfiato ed è stato fasciato, un affaticamento muscolare per De Rossi che ha svolto fisioterapia e la solita caviglia dolente di Julio Sergio.
A parte il francese, teoricamente, il resto degli acciaccati non sembrano assolutamente in dubbio per lo spareggio contro la formazione di Guidolin. Chi è sceso in campo nel posticipo ha svolto il consueto lavoro defaticante mentre il resto del gruppo ha effettuato alcuni mini tornei col pallone e la partitella di fine mattinata. Montella, però, prima di dare inizio alla sgambata ha tenuto a rapporto lintera rosa per circa una quarantina di minuti, ha mostrato alcuni video del match dellaltro ieri, ha parlato lungamente con i ragazzi spronandoli a non mollare la presa e continuare a credere fino in fondo al quarto posto. Un po piromane, un po pompiere laeroplanino, sempre pacato ma diretto nei confronti dei suoi calciatori: indubbiamente, se la Roma si trova in questa assurda situazione di classifica le responsabilità sono solamente interne e, per uscirne fuori, serve il massimo impegno e una profonda tenuta mentale. Al Friuli, anche se non ci saranno rivoluzioni, si potrebbero vedere dei cambi rispetto alle recenti gare. Scontato il rientro di Cassetti a destra con Nicolas Burdisso nuovamente al centro, appare quanto mai probabile che Ménez ritorni in panchina e lasci spazio a Taddei.
Non è da escludere, poi, che Montella decida di fare qualche variante tattica per rilanciare Marco Borriello e farlo convivere con Francesco Totti. I venti minuti scarsi giocati dallex rossonero con la Juve non sono stati eccezionali, anzi tuttaltro, ma è anche vero che in quella particolare situazione neppure van Basten avrebbe potuto fare molto di più. Il numero ventidue, dopo aver tirato la carretta nella prima parte della stagione, merita una chance e, contro un difesa fisica come quella dellUdinese, potrebbe essere arrivato di nuovo il suo turno.