A pranzo con Mr. Thomas tra affari, calcio e università

01/04/2011 alle 11:06.

CORSPORT (P. TORRI) - A pranzo con Tom. E, credeteci, non c’è nessuna vo­glia di ostentare chissà che confidenza, se ci permettiamo di chiamarlo Tom. E’ che nel­l’imprevista mezzora trascorsa con il nuovo proprietario della società giallorossa, chiacchierando del più e del meno, di calcio e università, Vucinic e tecnolo­gia, di figli e spet­taco

MOZZARELLA -Un piatto di moz­zarella, formaggi e rughetta mangiato evidenziando un cer­to amore per la nostra cucina, il ghiaccio rotto parlando delgrande anello che porta al­l’anulare della mano sinistra. Pensavamo fosse l’anello vinto con i titoli ottenuti dai Boston Red Sox, negli Stati Uniti chi vince lo scudetto in uno sport professionistico riceve in rega­lo un anellone, in realtà« è un anello a cui tengo tantissimo perché è quello del Trinity Col­lege, l’Università cattolica do­ve ho studiato e di cui sono an­cora membro ». Abbiamo par­lato con mister Tom anche di qualche giocatore della Roma, da che è la storia di que­sta squadra, un mago del pal­lonea Vucinic per il quale l’imprenditore americano ha una venerazione particolare da quando lo scoprì, da spettatore all’Olimpico, nel Roma- Inter del settembre scorso. Una sfi­davinta dai giallorossi proprio con un gol di testa in tuffo del montenegrino nei minuti di re­cupero del secondo tempo,«un gol fantastico, mi ha entusia­smato, Vucinic è veramente un giocatore speciale, ha creativi­tà, mi piace davvero tanto».

ORGANIZZAZIONE -C’è stato an­che il tempo per parlare un po’ dell’organizzazione dello sport americano (e per questo biso­gna lasciarli perdere, sono i numeri uno al mondo), di co­me per esempio gli piacerebbe che anche nel nostro sport i ti­fosi presenti allo stadio o al pa­lazzetto avessero la possibilità di rivedere sui grandi schermi i gol e le azioni dubbie ( cosa peraltro vietata dai capoccioni del calcio mondiale),« perchémai chi sta a casa davanti al­la tv può avere l’opportunità di rivedere tante volte il gol, men­tre invece chi paga il biglietto allo stadio non può farlo? ». In effetti ci sembra difficile dar­gli torto. Per mister Tom« uno stadio nuovo per il calcio è una priorità as­soluta»perché i tifosi devono sentirsi nella loro casa, ave­re l’opportuni­tà non solo di vedere la lorosquadra, ma anche di poter fa­re altre attività, a cominciare allo shopping nei negozi del mercheandising, uno dei set­tori che è intenzionato a raf­forzare per aumentare quei ri­cavi,elemento fondamentale, alla vigilia dell’introduzione del fair- play finanziario, per poter poi operare con un bud­get maggiore sul mercato. Ci ha pure spiegato che vorrebbe come anche qui da noi la par­tita non si limitas­se soltanto allo partita, ma che ci fossero altre ini­ziative per mette­re in piedi uno spettacolo a tre­centosessanta gra­di. E ci ha pure detto come suo fi­glio abbia giocato a calcio, di­ventando pure assistente co­ach della sua squadra. Montel­la, comunque, in questo sensopuò stare tranquillo.