CORSPORT (A. POLVEROSI) - E meno male che non aveva ancora segnato a Firenze. Doppietta, come nel derby di sette giorni fa, su un campo che col passare del tempo è diventato complicato per le avversarie. Doppietta che serve alla Roma per pareggiare e a lui, il più grand
Totti è stato il migliore della Roma, ma di diverse lunghezze. Ha segnato su rigore, poi su azione, è andato vicino al terzo gol con un numero dei suoi, ha stoppato una palla che, partita da una settantina di metri, il vento aveva trasformato in un aquilone (Messi può stoppare un aquilone, mica tanti altri), ha dato il via a un paio di contropiedi della Roma, ha messo Menez davanti a Boruc (parata del polacco), ha corso, lottato e riconquistato palla. In diversi momenti sembrava Fiorentina contro Totti. Sotto questo profilo, il pari è giusto. Sotto tutti gli altri, un po meno. La squadra di Mihajlovic ha giocato meglio della Roma, per segnare ha costruito occasioni più nitide, ha colpito due traverse (una straordinaria su un sinistro micidiale di Vargas) che potevano portarla sul 3-1 e, soprattutto nel primo tempo, sospinta dal vento, ha messo in difficoltà lincerta difesa della Roma. Per due volte non è riuscita a proteggere i gol di vantaggio piegandosi al carattere della squadra di Montella: su questo Sinisa dovrà lavorare.
LA TRAMONTANA - Soffiava forte e dritta dalla collina di Fiesole. Aveva sgombrato il cielo da ogni nube, lo aveva reso di un azzurro che faceva male a guardarlo, ma gettandosi sul prato con quella furia ha condizionato il gioco. La Fiorentina aveva scelto il campo e si faceva guidare e spingere da quelle folate impetuose. Un vantaggio, di sicuro, ma il vento stava aiutando la squadra più in forma, più convinta e più aggressiva. Mihajlovic voleva la sua prima vittoria da tecnico contro la Roma e così ha giocato (cambi compresi) tutta la partita. Il gol di Mutu al 21' era stato anticipato da ampi segnali. E stato un gol bellissimo, anche se favorito da un errore ( di impeto, di irruenza) di Mexes che è uscito dalla linea di difesa col tempo e il modo sbagliato: su passaggio di Vargas, il rumeno è schizzato verso la porta di Doni e poco prima che Juan potesse chiudergli lo spazio, con un diagonale di sinistro ha messo la palla sotto le gambe del portiere brasiliano.
POI TOTTI - Il pari della Roma è arrivato invece senza alcun preavviso, al primo attacco serio. Cambio gioco da destra a sinistra di De Rossi, Comotto era messo malissimo, dietro a Riise, che gli ha preso il tempo e in area è stato affossato dal difensore viola, mentre Behrami lo stava aiutando. Rigore, il quarto per la Roma nelle ultime 4 partite, botta di Totti e pareggio.
La Fiorentina non ha smesso di giocare, aiutata dai continui errori (di posizione e di controllo della palla) del centrocampo della Roma. Il movimento del rombo viola ha creato più di un problema a Perrotta e compagni. Santana controllava il settore fra De Rossi e Pizarro con buona efficacia e con perfetta scelta di tempo faceva ripartire lazione; Behrami e Vargas davano forza, continuità di gioco e incisività a ogni azione dattacco; Montolivo teneva sempre bene la posizione. I viola sono tornati in vantaggio con Gamberini, su azione di calcio dangolo: lha battuto Santana, Mutu ha superato Riise sullo stacco, di testa ha girato la palla sul palo lontano dovera appostato Gamberini, sulla traiettoria Perrotta non è riuscito a intercettare la palla che il difensore ha toccato e messo in rete. Due minuti dopo, scena quasi identica: angolo di Santana, colpo di testa di Mutu ( sempre su Riise), palla sulla traversa. Per quanto aveva prodotto, il 2-1 stava stretto ai viola.
LA TRAVERSA DI VARGAS - La Fiorentina ha iniziato bene anche la ripresa, Vargas ha fatto tentennare la traversa con un sinistro al volo su cross di Comotto. Ma Totti, che evidentemente non era ancora sceso dal Freccia Rossa (o Giallorossa, come laveva ribattezzato lui stesso) Roma- Firenze del giorno prima, è arrivato ad Alta Velocità in area viola. Nessuno sulla pensilina ad aspettarlo (doveva pensarci Vargas) quando Riise lo ha pizzicato con un cross da sinistra, su cui Natali ha fallito lintervento di testa. Botta in diagonale del capitano, due a due.
Ora il vento sosteneva la Roma, che aveva però alcune lacune evidenti. La prima in Pizarro: stava giocando con le infiltrazioni e sbagliava un controllo dopo laltro. La seconda in Menez che continuava a giocare una partita tutta sua, non contro la Fiorentina, ma contro se stesso. Quando Santana ha chiesto il cambio per un leggero infortunio, Mihajlovic ha messo Ljajic perchè voleva vincere, così come quando ha tolto Gilardino per sfruttare le energie fresche e lesuberanza di Babacar. Montella, invece, ha...gestito il risultato, lasciando in panchina Borriello fino alla fine. Era già soddisfatto della doppia rimonta.