Claudio Ranieri torna a parlare di Roma in un’intervista rilasciata al settimanale «L’Espresso». L’ex-tecnico giallorosso svela alcuni retroscena dello spogliatoio romanista: «Regnava l’anarchia. Colpa della situazione societaria, ma alcuni atteggiamenti andavano puniti».

Poi passa ai singoli: «Con Pizarro ho cercato di parlare ma non mi guardava mai negli occhi, al contrario di Burdisso uomo vero. Borriello invece voleva giocare sempre, ma non è che nel Milan fosse costantemente titolare. Con Totti invece non ho mai litigato, lui è un campione ed è più solo di quanto appaia nello spogliatoio. Le dimissioni? La dignità non è un assegno».