IL SOLE 24 ORE (G. DRAGONI) - Il nuovo rinvio nella vendita dell'As Roma ha fatto precipitare le quotazioni della società di calcio, che in borsa ha ceduto il 7,5% a 1,11 euro. "Si firmerà entro 20 giorni a Boston", è l'affermazione diffusa ieri da fonti vicine a Unicredit, la banca pivot dell'operazione, per rassicurare che non si va verso l'ennesimo flop. Il rinvio ha comunque aumentato lo scetticismo sulla piazza, anche perchè non ci sono spiegazioni convincenti.
Il protocollo ha organizzato anche un incontro fra 'zio Tom' e l'ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, David Thorne, che non lo conosceva pur essendo della stessa città, Boston, come il Sole 24 ore ha riferito. Ma Tom è sconosciuto nella sua città e negli Stati Uniti, come ha raccontato ieri sul Sole 24 ore Claudio Gatti. Possibile che abbia le credenziali per comprare la 18esima squadra di calcio d'Europa per fatturato?
La società che ha presentato l'offerta per il 67% della Roma, la DiBenedetto As Roma Llc, è stato costruita nel Delaware, un centro offshore dove si pagano tasse bassissime, nel quale hanno sede anche aziende importanti. La DiBenedetto Llc avrebbe un capitale di partenza di soli mille dollari. DiBenedetto e i tre italoamericani che aderiscono all'iniziativa (D'Amore, Pallotta e Ruane) avrebbero assunto l'impegno a versare fino a 10 milioni di dollari a testa. Ma di soldi a Roma non se ne sono visti.
"Ben vengano gli americani, almeno quelli non ci portano via la squadra" ha detto all'Ansa il fiscalista Victor Uckmar. "Non vedo problemi nell'articolazione di quest'operazione: il Delaware è un ottimo paradiso fiscale, beati gli americani che ce l'hanno. E comunque non ha nulla a che vedere con posti come le Cayman o il cantone di Zug in Svizzera che invece rientrano nelle black list".
La nota diffusa l'altra notte da "Italpetroli, Unicredit e Di Benedetto As Roma Llc" (in questo comunicato per la prima volta il nome è scritto staccato) dice che in base a "intese" raggiunte nelle negoziazioni, "l'acquisizione dovrebbe essere completata da una società partecipata al 60% dalla DiBenedetto As Roma Llc e al 40% da Unicredit Spa; si prevede la possibilità che Unicredit possa cedere una parte della propria quota a investitori strategici italiani". Tra gli atti ancora da compiere, la nota parla di "stesura delle versioni definitive degli accordi ad oggi raggiunti". Poi saranno necessari 20 giorni "al fine di consentire alla DiBenedetto As Roma Llc di presentare le garanzie convenute".