REPUBBLICA.IT (M. PINCI) - Per averne la certezza bisognerà attendere ancora qualche ora. Ma la sensazione, a due giorni esatti dal calcio d'inizio della sfida tra Roma e Lazio, è che Totti ci sarà. Una minima elongazione al polpaccio, eredità del riscaldamento nel gelo di Donetsk, aveva fatto crescere l'allerta. Dopo due giorni senza vedere il campo, però, il capitano della Roma è tornato
Corsa sul tapis roulant, niente scatti, quel fastidio, come una puntura, al gemello esterno del polpaccio sinistro. Ieri l'ecografia e il timore di non fare in tempo. Anche perché la parte colpita è tra le più delicate e affrettare un recupero sarebbe stato controproducente. Oggi, invece, una volta messo piede in campo per verificare la tenuta del muscolo, Totti ha detto sì: prima ha tolto la fasciatura elastica per preservare il muscolo. Poi, la corsa con il gruppo, scatti e cambi di direzione, qualche prova tattica. Niente partitella, quantomeno per evitare contrasti. Un allenamento senza forzare, ma capace di dire fin da subito che Totti, domenica, ci sarà. Come lui, Vucinic, che ieri ha saltato l'allenamento prima di tornare - oggi - disponibile. Forfait per Cassetti: il problema all'inguine (quasi un accenno di pubalgia) rimediato a Lecce lo obbliga a restare a guardare. Come Julio Sergio: il portiere amuleto degli ultimi quattro derby, a cui Montella preferisce Doni, difficilmente sarà disponibile anche solo per la panchina.
"Vorrei esserci sia contro lo Shakhtar che contro la Lazio. Ma se devo sceglierne una dico il derby". Già da lunedì, con la Roma a Donetsk, Totti pensava a un derby da protagonista, anche perché degli ultimi non ne ha "giocato neanche uno". Il guaio al polpaccio rischiava però di compromettere quei piani che, pur senza entusiasmarlo, gli avevano fatto accettare l'esclusione dalla gara-impresa (fallita) in Ucraina. Complice il disappunto (eufemismo) di gruppo, tecnico e società per l'ultimissima uscita pubblica di Borriello, la maglia di centravanti nel 4-2-3-1 di Montella tornerà sulle spalle di Totti. Un uomo derby nel bene e nel male, il capitano della Roma: recordman di presenze (33) e leader delle classifiche dei derby vinti, 11 e persi, 12. Un simbolo della sfida che, però, non festeggia un gol nel derby addirittura dal 23 ottobre del 2005. L'Olimpico e una gara che somiglia a un passepartout per la prossima Champions League, per infrangere il tabù.