IL MESSAGGERO - «Noi proviamo a fare il massimo e pensiamo che nulla ci sarà vietato. Anche qui a Firenze abbiamo cercato il successo sino alla fine. Forse alla Roma è mancato, negli ultimi metri, Montella». Vincenzo scherza, ma non troppo. Perché, a conti fatti, sono 2 punti persi nella lotta per il quarto posto. Non può, pe
Vincenzo scherza, ma non troppo. Perché, a conti fatti, sono 2 punti persi nella lotta per il quarto posto. Non può, però, perdere lottimismo, anche per girare il segnale al gruppo che deve ancora credere nel piazzamento in zona Champions. Ma, da due considerazioni, fa capire che la squadra ha ancora limiti psicologici e tattici. Per questo guarda allequilibrio e non gioca mai dazzardo. Così non nega le responsabilità individuali, in difesa, per le due reti subite: «Sapevamo che loro hanno fatto molti gol in quel modo, ma li abbiamo presi proprio così... Nel primo tempo possiamo recriminare con noi stessi. A me, comunque, va di sottolineare la reazione della squadra. Non era facile, la situazione è rosea in questo senso. Di solito quando si inizia male si finisce male. Mentre qui abbiamo finito meglio». Ha avuto la tentazione di mettere anche Borriello, ma poi ha lasciato stare: «E stato un mio pensiero. Totti, però, stava crescendo, faceva salire la squadra. Non ho voluto snaturare lassetto». «Il vento ci ha penalizzato» è lunica giustificazione. «Siamo abituati a fraseggiare e con la tramontana abbiamo avuto difficoltà. Nel secondo tempo ho visto una grande reazione. E una ricerca insistita della vittoria».
Chiarisce che «in questo momento» preferisce non far giocare in tandem Totti e Borriello. Ma, prima di esaltare il capitano, elogia lescluso: «Ringrazio Borriello: si sta allenando con la massima serietà e sta dimostrando di essere un grande professionista. Lho fatto scaldare due volte nelle ultime due gare e non lho mai fatto entrare. E lui partecipa ai nostri risultati». Ma è il giorno di Totti: «Di aggettivi ne conosco pochi e li ho usati già tutti: è straordinario. Mi fa proprio piacere perché ha dato tantissimo alla Roma, al calcio italiano e mondiale. Sta giocando ad alti livelli. Ce lo godiamo e ce lo gustiamo. Ci ha abituato ad imprese personali incredibili. E un valore aggiunto. E un esempio perché è il primo a rincorrere gli avversari». «Sta quasi per finire». Sorride Montella e si riferisce alla stagione. Ma Vincenzo la vuole sfruttare al meglio per puntare alla conferma sulla panchina della Roma: «So che il mio lavoro sarà giudicato anche per quanto fatto sul campo, inteso come allenamenti e come gestione. Quindi vedremo se mi reputeranno allaltezza del ruolo oppure no». Lui ci crede e non lo nasconde. Lo dice dal 21 febbraio, giorno della promozione dai Giovanissimi Nazionali.