Maxisqualifica e nervi tesi. L’anno nero di De Rossi

19/03/2011 alle 11:55.

LA REPUBBLICA (M. PINCI) - Neanche la vittoria nel derby è servita a farlo tornare a sorridere. Daniele De Rossi, per tutti o quasi Capitan Futuro, fa i conti con il presente. Che, da ieri, si traduce con la squalifica di 3 giornate rimediata in Champions League per la gomitata a Srna nel gelo — climatico e non solo — di Donetsk. E non ditegli che poteva andare peggio.

Le cause? Troppe. Già a dicembre lo sfogo contro i «papponi che fanno i padroni a Trigoria», per tutelare Doni e indirettamente il lavoro del padre nella Primavera della Roma. Roma che era stata mamma e si è fatta matrigna, discutendo prima l’uomo del calciatore. La vita privata al centro di un chiacchiericcio sommerso ma rumoroso, il rendimento in campo sotto accusa. Anche a Trigoria. «Da oggi, gioca solo uno di voi», disse Ranieri alla “coppia di fatto” -Pizarro, prima di Roma- Bayern. La risposta del mediano in un gol con abbraccio al regista cileno sotto gli occhi del tecnico. Il cambio in panchina a  Daniele lo ha festeggiato con un gol. Poi, la follia di Donetsk, la , la multa e forse lo stop in nazionale. Per questo, Firenze è una tappa da non mancare. Lo sa anche Doni: «Partita difficile da affrontare come il derby».



Capitolo societario: ufficiale lo slittamento del termine dell’esclusiva al 30 marzo. Nessuna decisione, ancora, su date e sede dell’incontro tra DiBenedetto e Unicredit: in piedi le ipotesi New York, Londra, Milano o Roma.