La Roma è tornata 'normale' grazie a quel genio di Pizarro

06/03/2011 alle 10:22.

CORSPORT (L. CASCIOLI) - La Roma rinasce e s’impone di nuovo in trasferta proprio quando l’ennesima rimonta degli avversari cominciava a diventare una realtà romanzesca.Ognuno ha già interpretato a modo suo questa partita, trovandovi spunti e pezze d’appoggio sufficienti per le sue teorie, ma il successo finale pre mia la ritrovata normalità della squadra di Montella, che in questi frangenti è l’unica vera virtù che le occorre.

CORSPORT (L. CASCIOLI) - 
La Roma rinasce e s’impone di nuovo in trasferta proprio quando l’ennesima rimonta degli avversari cominciava a diventare una realtà romanzesca.Ognuno ha già interpretato a modo suo questa partita, trovandovi spunti e pezze d’appoggio sufficienti per le sue teorie, ma il successo finale pre mia la ritrovata normalità della squadra di Montella, che in questi frangenti è l’unica vera virtù che le occorre. La Roma ha subìto quest’anno tanti gol, ma bisogna sottolineare che quelli a segno ultima mente da Amauri e Giacomaz zi appartengono più alle pro dezze degli avversari che agli errori della difesa giallorossa: acuti melodrammatici da gran di tenori del pallone, che hanno fatto male alla Roma, come succede sempre quando il Fato si diverte un po’ troppo. E il Fa to, che stava condannando un’altra volta la Roma venerdì sera, sembrava voler program mare per i giallorossi anche un altro finale in preda alla confu sione. Sicché la gente che affol lava le tribune di Lecce non aveva tutti i torti nello sperare in quel gol della vittoria alla cui ricerca ormai erano partiti in quarta tutti i giocatori di De Canio. Invece le fasi finali della par tita hanno portato alla ribalta Pizarro, giocatore che il sotto scritto ha avuto lo scorso anno il piacere di premiare, a nome di tutti i Cavalieri della Roma che lo avevano scelto come “giocatore dell’anno”.
In questi ultimi giorni il dilemma se Pi zarro sia o non sia indispensa bile al gioco della Roma ha avuto la preferenza su qualsia si altro argomento. Tutti i tifosi, d’amore e d’accordo, non desi deravano discutere d’altro.

Il rigore messo a segno dal cileno non c’entra in questa disputa. C’entra il modulo di Spalletti rispolverato da Montella. C’en tra la fragilità tattica e nervosa dei giallorossi, evidenziata in più di un’occasione. In questi giorni poi non si è parlato d’al tro che di discordie scoppiate nello spogliatoio, di gelosie tra i giocatori.Ma all’improvviso, su questo panorama litigioso ed inquietante, è riapparsa la mongolfiera serafica di Pizar ro, il regista perfetto, con la sua figura traccagna da antenato del calcio, e tutto è stato ricon dotto alla più banale normali tà. Così ci è apparso normale che al momento di calciare il rigore si facesse avanti lui. Re sponsabilità tremenda, che ri chiedeva un uomo con il corag gio e la serenità di agire a por tata di mano. Pizarro ha sigla to la vittoria da par suo e anche per questo ( ma non solo per questo) è tornato ad essere il cocco dei tifosi. Cercare di imi tarlo dovrebbe diventare ormai l’esame di Stato di tutti i cen trocampisti che aspirano a di ventare grandi. Sarà una gara divertente, sul tramonto di que sto campionato, vedere chi farà più giri di trottola in mezzo al campo, toccando sempre la palla verso il compagno meglio piazzato. Si cerca la verità sul la Roma. Pubblico e critica lo esigono. Possiamo cominciare da un giocatore vero come Pizarro, sia perché garantisce l’eredità di un gioco che i com pagni conoscono a memoria, sia perché garantisce a tutti, quando sbagliano troppo, le circostanze attenuanti. Su di lui molti restano incerti: cam pione nato o grande pragmati co? La sua Roma ha una patina antica come certe cromolito grafie, ma Montella, grazie a questo giocatore sordo alle esigenze sfrenate del calcio moderno, a questo motore di gioco che sa ragionare, sembra finalmente contento.