GASPORT (T. BOTTAZZO) - Francesco Totti come Candido di Voltaire. Il regista Carlo Vanzina pensa al capitano della Roma sugli schermi: «Francesco lo adoro come calciatore, ma lo vedrei anche sugli schermi. Il ruolo giusto per lui? Quello di persona spontanea, lui che è così profondamente buono, con una grande moralità. Ecco, se dovessi fare una commedia, lo vedrei come un Candide dei giorni nostri. Francesco, so che leggi poco, ma appena puoi vatti a leggere il Candide di Voltaire così potremmo pensare a una versione aggiornata. Parliamone» . Bella coincidenza per i fratelli Carlo e Enrico Vanzina alla presentazione del loro secondo «Sotto il vestito niente» , un thriller ambientato, come il primo, nel mondo della moda.
Carlo aggiunge: «Lui e Ilary sono una coppia spiritosa, bellissima. Dicono di sentirsi un po Sandra e Raimondo Vianello. Hanno una fisicità tutta diversa, ma sono molto carini» . Fuori dallo schermo, rientriamo in campo. La Roma da Ranieri a Montella. Enrico la vede bene: «Ranieri, una meravigliosa persona, grande allenatore, grandissimo signore, e non aveva questi problemi con la squadra come si dice. Ma quando non ci sono i risultati, come ha spiegato proprio Francesco Totti nel dopo partita, lallenatore diventa il capro espiatorio. E venuto il mio amico Vincenzo Moltella: non ha lesperienza di Ranieri, ma è molto motivato e conosce bene i giocatori. Ne conosce i segreti. Credo che abbiano fatto un patto tra di loro e i patti tra sportivi vanno rispettati» . Roma in crescita: dove arriverà «In Paradiso! Forza Roma!» .