Highlander

21/03/2011 alle 10:08.

IL ROMANISTA (T. CAGNUCCI) - Uno avrebbe voglia di dargli un figlio. Per un minimo senso di gratitudine e per l’ansia di assicurarne la memoria. Ma l’eternità Francesco Totti se l’è già presa scegliendo il per sempre con la Roma. Non è vero che i giocatori passano e la Roma resta. Gli slogan sono falsi, e ci sono giocatori che la Roma se la meritano, se la cercano, se la sono sognata. Ci sono certi che non l’hanno nemmeno avuta e l’avrebbero tanto voluta. I tifosi. I tifosi della Roma sono la Roma. I giocatori tifosi della Roma hanno il privilegio di indossare il loro sogno.

Ci sono giocatori e giocatori della Roma. E poi c’è . è una giornata della nostra vita. Ci ha già assicurato l’accompagno. Ha segnato da mezzogiorno, come ieri, a mezzanotte circa (il rigore con l’). Ha segnato da Palermo a Udine. Da Silkeborg, che sta dalle parti del castello di Amleto, ai Giochi del Mediterraneo. Ha segnato tutti i mesi dell’anno, anche a giugno - persino un gol scudetto - a luglio - in Europa League - ad agosto - in Supercoppa. La sua stagione dell’amore è l’unica che non viene e va. Ha giocato tutti i giorni della settimana, una volta persino di lunedì, proprio qui al Franchi dove ha scelto di segnare il 200esimo (e quello seguente) perché lì vicino ci sono gli Uffizi. La prima doppietta nella storia dell’arte da incastonare fra l’Adorazione dei Magidi Leonardo (che non è quello dell’Inter) e il Giudizio di Salomonedi Giorgione (che - tranquillizate i laziali - non è Chinaglia).

è una decisa presenza, una chiara presa di posizione e quindi è sempre contro le mode. Contro chi s’acchitta gli idoli naif. Una volta c’era chi gli preferiva Di Canio! Vero, è successo a Roma. Per dare il senso della stronzata si potrebbe fare un giochetto per bambini: per esempio, tra i gol di Di Canio in serie A (30) con quarantadue squadre diverse e quelli di bisognerebbe aggiungere quelli di Maradona (81), Platini (68) e Zico (22). Fate, fate: 30+81+68+22=201. E non dà ancora la misura, perché c’è qualcosa di ingiusto nel celebrare solo per i gol, e non solo perché ha giocato da prima punta solo un terzo della carriera. I gol sono come i premi per i grandi ricercatori, conta quello che si fa ogni giorno, ciò che ti porta al titolo. La quotidianità passata da Porta Metronia al Torrino: l’intero sistema solare.