
IL TEMPO (F. BOVAIO) - A Donetsk ricordando Madrid e Lione. Allora cera Spalletti in panchina e visto che la Roma di Montella è simile a quella del toscano nei protagonisti e nel modulo perché non sperare? In fondo bisognava vincere anche a Lione nel ritorno degli ottavi della Champions 2006-07 dopo aver fatto 0-0 allandata e pure i francesi venivano da una lunga imbattibilità casalinga simile a quella di questo Shakhtar, che tra le mura amiche ha vinto 16 gare ufficiali su 16 tra campionato e coppe. Eppure il Lione perse 2-0 con i gol di Totti e Mancini.
Il colpo esterno in Europa è nelle corde di questi giocatori, che la fecero anche a Bordeaux il 1° ottobre 2008, nella seconda partita del girone iniziale della Champions 2008-09 vinta 3-1 con la doppietta di Baptista e il gol del «solito» Vucinic. La Roma aveva perso la gara casalinga di esordio contro il Cluj e con quel successo esterno si rimise subito in corsa. E pazienza se la statistica ci dice che solo in una delle cinque volte precedenti è riuscita a rimediare in trasferta ad una sconfitta subita allandata in casa in una sfida europea a eliminazione diretta. Ci riferiamo ai 32° della Coppa Uefa 1988-89, in cui perse 2-1 a Roma con il Norimberga (7 settembre 1988) per poi vincere 3-1 in Germania ai supplementari il 12 ottobre con gol di Renato. Nelle altre quattro occasioni, invece, le è andata sempre male: nei quarti della Coppa delle Fiere 1964-65 contro il Ferencvaros (doppia sconfitta, 2-1 a Roma e 1-0 in Ungheria); nei quarti della Coppa Uefa 1982-83 contro il Benfica (sconfitta per 2-1 a Roma seguita dall1-1 di Lisbona); negli ottavi della Coppa Uefa 2000-01 contro il Liverpool (sconfitta per 2-0 allOlimpico e vittoria giallorossa per 1-0 ad Anfield) e nei quarti della Champions 2007-08 contro il Manchester United, che vinse 2-0 a Roma e 1-0 allOld Trafford