GASPORT (S. VERNAZZA) - Salvate il soldato Balotelli. L'attaccante del Manchester City si è confidato al telefono con Cesare Prandelli e ha ammesso: «Ho bisogno di aiuto, di qualcuno che non mi faccia rovinare tutto» . Lo ha raccontato lo stesso commissario tecnico: «Mario si è reso conto di aver fatto una stupidaggine (l'espulsione in Europa League contro la Dinamo Kiev per un colpo di kung fu, ndr)» . Mino Raiola, procuratore del giocatore, a Sky Sport ha detto: «Mario ha parlato con Prandelli in maniera aperta, tra i due c'è un rapporto molto buono. Non è un momento felice, ma Mario ne uscirà più forte che mai.
Codice etico Balotelli a casa, De Rossi idem per la gomitata a Srna in Champions contro lo Shakhtar. La Nazionale fa i conti con il codice etico varato da Prandelli: se non ti comporti bene, niente azzurro. «Vincere non basta -dice il c. t. -. Bisogna essere sportivi, avere una moralità importante. Il codice etico va applicato a tutti i costi, altrimenti non saremmo credibili. I giocatori stessi sono d'accordo» . Prandelli però specifica: «La "squalifica"a Balotelli e De Rossi vale per una partita, il che significa che sabato, di ritorno da Lubiana, potrei convocarli per l'amichevole di martedì l'altro in Ucraina. Valuteremo» . Difficile che Prandelli chiami De Rossi per un test, i due non si sono sentiti e il c. t. non ha bisogno di fare collaudi al centrocampista della Roma, sa benissimo quanto vale. Possibile che faccia venire Balotelli, nel rispetto della strategia educativa più antica del mondo, quella del bastone e della carota, anche se l'ipotesi è remota, legata a eventuali infortuni in Slovenia. Il distinguo di Prandelli -squalifica per una singola partita, non per un giro di convocazioni che di incontri ne prevede due o più -è importante: punire va bene, fare i «tafazzi» no. Ieri a Coverciano i giornalisti sloveni erano ammirati: «Che coerenza» . Rimane una curiosità: una volta è Cassano a violare le regole, quella dopo provvedono Balotelli e De Rossi. Prandelli non si è stufato di tanta indisciplina? Risposta: «Un allenatore non si può stancare, deve seminare ed avere pazienza» .
Decadenza La decadenza del calcio italiano è nelle cose, nelle figuracce dei nostri club in Europa e nel naufragio al Mondiale 2010. Prandelli ha aggiunto un elemento: «Nell'ultimo turno di Champions c'erano appena cinque azzurri» . In realtà, dei convocati attuali, soltanto Ranocchia e Thiago Motta dell'Inter hanno giocato, ma il c. t. si riferiva agli azzurrabili, metteva nel conto De Rossi, Borriello e forse Pirlo. La sostanza non cambia. Anzi, se guardiamo al campionato il quadro peggiora. Tra i 25 in ritiro figurano 5 giocatori delle prime tre in classifica, percentuale risibile: Cassano (Milan), Ranocchia, Thiago Motta e Pazzini (Inter), Maggio (Napoli).
E in Serie A continuano a segnare gli ultra-trentenni Di Natale, Del Piero, Totti e Di Vaio. «Se fossi davanti a un incontro decisivo, mi affiderei a Totti e Del Piero» , scherza Prandelli. Riso amaro. Oggi come oggi, dietro Totti e Del Piero c'è il deserto.