REPUBBLICA.IT (M. PINCI) - Lampi di una nuova Roma. I rinnovi di Cassetti e Perrotta annunciati ieri erano l'antipasto delle novità in arrivo dalle parti di Trigoria. La prima, riguarda le firme che sanciranno il passaggio di mano del club in mani americane: appuntamento a martedì per chiudere definitivamente una vicenda lunga sette anni. E dare il benve
LUNEDÌ A ROMA, MARTEDÌ LA FIRMA - L'agenda è stata compilata ufficialmente, i biglietti aerei sono prenotati: nessun appuntamento a New York, né tantomeno a Milano: Thomas DiBenedetto e il vice direttore generale di Unicredit Paolo Fiorentino si incontreranno martedì a Roma. Lunedì, invece, è previsto lo sbarco nella capitale del leader del sodalizio americano: una notte in hotel dalle parti di Via Veneto, poi il giorno seguente, a 24 ore dalla scadenza, il vertice con la banca in uno degli uffici del centro per limare gli ultimissimi dettagli (da definire tempi e modalità di uscita di Unicredit e alcuni particolari dell'opzione put del gruppo Usa sulle partecipazioni dell'istituto). Poi, martedì stesso - almeno nelle intenzioni delle parti - le firme. Che, al massimo, potranno slittare alla giornata successiva, quella del 30 marzo, termine ultimo fissato per la trattativa in esclusiva. Una data non certo improrogabile, ma che questa volta contano di rispettare sia DiBenedetto che Fiorentino. "Siamo alle battute finali della nostra trattativa in esclusiva e contiamo di rispettare i tempi dell'esclusiva", ha confidato oggi il numero due di Unicredit. Dopo il brindisi, un momento che i protagonisti celebreranno intimamente ma non senza il giusto eco mediatico di foto e dichiarazioni, bisognerà attendere le altre tappe della vicenda: via libera dell'Antitrust, Opa sul 33 per cento delle azioni sul mercato. Dettagli che non impediranno l'inizio dei lavori per costruire la Roma del futuro.
BUFFON, CONTATTO - Lavori che, lontano dalla capitale, sono già iniziati. E uno dei nomi su cui si stanno concentrando le attenzioni di chi ha iniziato a costruire la Roma che verrà, è quello del portiere della nazionale e della Juventus Gigi Buffon. Un'ipotesi più che suggestiva, ma fondata su un interesse reale nato mesi fa, quando il numero uno si è accorto di non essere più elemento centrale del progetto-Juve e ha iniziato a maturare l'idea di un addio a fine stagione. È bastato poco per far conoscere il proprio gradimento per la soluzione romana. Un consenso a cui ha fatto seguito un contatto con una figura dirigenziale che a breve dovrà occupare un posto nell'organigramma di Trigoria. Contatti che si sono ripetuti in serie nel corso dei mesi: Buffon preferirebbe la Roma - dove ad accoglierlo troverebbe Totti, con cui ha un rapporto unico, e De Rossi - sia al Manchester United (in estate era a un passo dal trasferimento) sia al Manchester City. Per venire incontro alle esigenze giallorosse, Buffon sarebbe persino disposto a rivedere al ribasso le cifre del suo contratto, in scadenza nel 2013. Un problema, potrebbe essere semmai il rapporto tra i due club e la valutazione che la Juventus farà di uno dei suoi leader storici. Presto per dire come andrà a finire.