Aquilani ha un sogno: «Magari potessi tornare»

28/03/2011 alle 10:18.

CORSERA (A. BOCCI) - «Se segno non esulto» . Alberto Aquilani è già calato dentro Roma-Juventus, la partita del cuore, il posticipo di domenica prossima allo stadio Olimpico.

E già che ci siamo dall’Aula Magna di Coverciano, Aquilani si sente anche di dare qualche consiglio: «Non so se Buffon giocherà nella Roma, ma se fosse sarebbe un bel colpo» . Gli juventini non saranno contenti, ma al cuore non si comanda. E, magari, seguendo il cuore, sarebbe contento di tornare a indossare la maglia giallorossa, tanto che gli sfugge un «magari» che poi si confonde in mezzo a dichiarazioni più realistiche: «Io sarei disponibile, ma non credo sia una cosa probabile. Nessuno mi ha chiamato, queste per adesso sono solo chiacchiere...» .

E se ad andarsene, dopo di lui, fosse ? Aquilani è scettico: «Daniele è cuore di Roma, il capitano del futuro e questioni familiari importanti lo legano alla à. Credo che tutto questo non possa passare in secondo piano anche se a chiamare dovesse essere il Real Madrid. Dovrà pensarci bene, ma credo che la famiglia sia più importante di ogni cosa» . Aquilani, invece, se n’è andato: «Ma non sono stato scaricato. Semplicemente avevo capito che per me non ci sarebbe stato più spazio e ho fatto una scelta diversa e importante. I miei ricordi giallorossi, però, sono tutti positivi» .

Prima il Liverpool, ora la : «A Torino vivo sereno e se devo essere sincero Roma, come à, non mi manca troppo» . Però non sa quale sarà il suo futuro. La lo ha preso in prestito e non intende versare 16 milioni di euro per riscattarlo: «Non ho idea di quello che accadrà da qui a maggio. Ma l’incertezza non è un’ossessione. Cerco solo di rimanere tranquillo e pensare a giocare bene» .

Anche a risollevarsi nelle ultime otto giornate: «Per la sono otto finali, dobbiamo pensare di poterle vincere tutte. In palio, più che la , c’è l'onore. Dobbiamo onorare la maglia sino alla fine» . Ma il posticipo di domenica sera non sarà una partita come le altre. «Non so come sarò accolto, spero bene, ma non ne sono sicuro. Di sicuro penso a quella partita dal giorno in cui la mi ha acquistato dal Liverpool» . Intanto si gode l’azzurro e lancia una frecciata a Delneri: «In nazionale ho giocato bene perché abbiamo più spesso il controllo della palla, nella faccio il mediano...» Soltanto all’ultima domanda, dopo mezz’ora di confessione a cuore aperto, Aquilani diventa diplomatico: «Meglio o Del Piero? Sono bravi tutti e due...» . Lo penserà per davvero?