CORSERA (A. BOCCI) - «Se segno non esulto» . Alberto Aquilani è già calato dentro Roma-Juventus, la partita del cuore, il posticipo di domenica prossima allo stadio Olimpico.
E già che ci siamo dallAula Magna di Coverciano, Aquilani si sente anche di dare qualche consiglio: «Non so se Buffon giocherà nella Roma, ma se fosse sarebbe un bel colpo» . Gli juventini non saranno contenti, ma al cuore non si comanda. E, magari, seguendo il cuore, sarebbe contento di tornare a indossare la maglia giallorossa, tanto che gli sfugge un «magari» che poi si confonde in mezzo a dichiarazioni più realistiche: «Io sarei disponibile, ma non credo sia una cosa probabile. Nessuno mi ha chiamato, queste per adesso sono solo chiacchiere...» .
E se ad andarsene, dopo di lui, fosse De Rossi? Aquilani è scettico: «Daniele è cuore di Roma, il capitano del futuro e questioni familiari importanti lo legano alla città. Credo che tutto questo non possa passare in secondo piano anche se a chiamare dovesse essere il Real Madrid. Dovrà pensarci bene, ma credo che la famiglia sia più importante di ogni cosa» . Aquilani, invece, se nè andato: «Ma non sono stato scaricato. Semplicemente avevo capito che per me non ci sarebbe stato più spazio e ho fatto una scelta diversa e importante. I miei ricordi giallorossi, però, sono tutti positivi» .
Prima il Liverpool, ora la Juve: «A Torino vivo sereno e se devo essere sincero Roma, come città, non mi manca troppo» . Però non sa quale sarà il suo futuro. La Juve lo ha preso in prestito e non intende versare 16 milioni di euro per riscattarlo: «Non ho idea di quello che accadrà da qui a maggio. Ma lincertezza non è unossessione. Cerco solo di rimanere tranquillo e pensare a giocare bene» .
Anche a risollevarsi nelle ultime otto giornate: «Per la Juve sono otto finali, dobbiamo pensare di poterle vincere tutte. In palio, più che la Champions League, cè l'onore. Dobbiamo onorare la maglia sino alla fine» . Ma il posticipo di domenica sera non sarà una partita come le altre. «Non so come sarò accolto, spero bene, ma non ne sono sicuro. Di sicuro penso a quella partita dal giorno in cui la Juventus mi ha acquistato dal Liverpool» . Intanto si gode lazzurro e lancia una frecciata a Delneri: «In nazionale ho giocato bene perché abbiamo più spesso il controllo della palla, nella Juve faccio il mediano...» Soltanto allultima domanda, dopo mezzora di confessione a cuore aperto, Aquilani diventa diplomatico: «Meglio Totti o Del Piero? Sono bravi tutti e due...» . Lo penserà per davvero?