GASPORT (A. CATAPANO) - Air Totti e lAeroplanino, potrebbe essere il lancio pubblicitario di una nuova compagnia aerea. Alle nostre altitudini calcistiche è il binomio che consente alla Roma di restare in volo, senza perdere troppa quota nonostante le turbolenze, i vuoti daria, le perturbazioni di questa fase, ogni giorno più delicata, di transizione. Trattativa estenuante per la vendita, futuro ancora incerto, giocatori sballottati, polemiche dure da chiudere. Cioè esattamente il contesto in cui è finito tritato Ranieri, poveraccio. Con una differenza: lui non aveva la protezione di Gian Paolo Montali ora è lui che governa le bizze dei calciatori.
Già. Conviene sperare alla Roma che letà per Totti sia solo un dato anagrafico. Da un ventennio è sulla breccia. Dieci anni fa, mandava in gol lAeroplanino (e Batistuta, senza il quale mai sarebbe arrivato lo scudetto). Oggi, in qualche modo, continua a lavorare per Montella. Entrambi giocano la propria partita: Totti per scalare altre vette (alla cima Baggio mancano pochi tornanti); Montella per scalare questa e costruirci un rifugio («Se sarò allaltezza dei nuovi proprietari....» , ha alluso). Nuove tempeste? Turbolenze sempre in agguato. Menez ha straparlato e strapagherà: multa da 30-40 mila euro per lintervista (non autorizzata) concessa a LÈquipe dieci giorni fa. Il suo agente, Alain Migliaccio, ieri ha provato a metterci una toppa, rivelatasi peggiore del buco. «Jeremy è deluso, ma vuole restare a Roma (in realtà lo vogliono Liverpool e Bayern, ndr). Certo, bisognerà capire con quale allenatore» . Montella, del resto, sembra più orientato a tenersi buono Borriello, già sanzionato dalla società e perciò negli ultimi tempi particolarmente remissivo. Ma dentro ha linferno (ha pure perso la Nazionale) e alla prossima panchina potrebbe saltare il tappo, scatenando una tempesta. Altro che turbolenze.