IL ROMANISTA (B. DEVECCHI) - Rimontare il 2-3 dellOlimpico e passare ai quarti non significherebbe solo entrare nella storia dalla porta giusta, salvare una fetta di stagione, recuperarel onore perduto e forse pure lamore dei tifosi. Vincere stasera con due gol discarto a Donetsk permetterebbe alla new Roma griffata USA di potere iniziare a pianificare la prossima stagione con un budget sicuramente superiore rispetto allipotesi, sciagurata, di uneliminazione per mano di un avversario che sulla carta non sembrava irresistibile. Consentirebbe alla Roma di assicurarsi subito altri 6 milioni di euro, grosso modo la cifra (6,4 milioni) che nel 2007 servì per comprare Juan dal Bayer Leverkusen.
Nellipotesi, al momento fantascientifica ma il calcio riserva sempre grandi sorprese,che la Roma varchi la soglia delle semifinali, a Trigoria incasserebbero un bonus di 4,2 milioni. Mentre la finale garantirebbe altri 5,6 milioni, che diventerebbero 9 se ad alzare la Coppa Campioni fosse un ragazzo romano e romanista. Un tale Francesco. Per ora, ovvio,è un sogno lontanissimo. Ma chissà. Certo, però, che oggi contro lo Shakhtar servirà una notte da Magica. Altrimenti, il massimo delle ambizioni sarà solo un posto in Champions e leventuale decima Coppa Italia. A sottolineare quanto sia preziosa per le casse giallorosse la Coppa dalle grande orecchie ci ha pensato la Semestrale, approvata dal Cda della Roma il 28 febbraio. Dal documento di bilancio emerge come i ricavi consolidati tra luglio e dicembre 2010 siano stati pari a 72 milioni di euro contro i 61,4 dellanno prima. Lincremento del 17,4 è dipeso proprio da quella che nella Semestrale viene definita «più alta remunerazione» della Champions League rispetto allEuropa League, una manifestazione peraltro non onorata a dovere dalla Roma, eliminata agli ottavi dal Panathinaikos.