201 volte Totti: «Noi c’eravamo»

22/03/2011 alle 09:15.

CORSPORT (R. MAIDA) - Cominciò a segnare grazie a un calcio e a un regolamento che non esistono più: si giocava con le maglie dall’uno all’undici, gli allenatori potevano utilizzare soltanto tre stranieri sui quattro che avevano in rosa. E così alla prima giornata del campionato 1994/95 Francesco Totti si trovò a guidare l’attacco della Roma, sfilando il numero nove al centravanti titolare, Balbo, sacrificato per passaporto: Mazzone aveva preferito schierare Aldair, Thern e Fonseca, fidandosi del talento nato in casa per attaccare il Foggia.

Ha aspettato altri sedici anni e 197 giorni di Roma per toccare quota 200 gol. Un risultato che ventuno personaggi, tra compagni e avversari, calciatori e allenatori, celebrano in queste pagine attraverso una testimonianza diretta. Ognuno di loro ha assistito a un gol numericamente speciale: il primo, o il decimo, il ventesimo o il trentesimo, e così via. Qualcuno ha gioito delle sue imprese, qualcuno no. Ma tutti la pensano allo stesso modo: la corsa frenetica ai record non è finita per . Del resto il segnale l’ha dato a Firenze lui stesso, il festeggiato. Una volta arrivato a duecento, ha aggiornato subito il conteggio a duecento più uno.