LIBERO (I. ZAZZARONI) - Piazza Roma, amala. Non è il nuovo inno della Magica ma linvito che Rosella Sensi continua inutilmente a rivolgere a tifosi semplici e tifosi professionisti, radio e tv private, politici in cerca del facile consenso. La smetterà soltanto quando riuscirà a passare la mano dopo sette anni di tormenti, debiti, mascalzoni, incomprensioni e polemiche
Breve cronistoria degli ultimi mesi, quelli dellautodistruzione. A fine agosto la Roma si sentiva rilanciata dallacquisto di Borriello. Ma già a settembre, il 22, dopo due punti nelle prime quattro partite con le terribili Cesena, Cagliari, Bologna e Brescia, aveva smesso di fidarsi di Ranieri e prepensionato Totti, definito bolso e tatticamente incompatibile con lex fidanzato di Belen. A inizio ottobre Ranieri si dichiarava infastidito dallombra di Lippi.
A novembre e metà dicembre la crisi sè presa una pausa, ma è ugualmente aumentato il numero dei casi e degli scontenti, da Pizarro a Juan, da De Rossi a Riise, da Vucinic allo stesso Totti. A gennaio sono sbarcati gli yankee ma sono spariti i risultati e gli ottimismi: le ombre sono diventate due, quelle di Ancelotti e Franco Baldini; e a metà febbraio, in meno di dieci giorni, la Roma sè divorata gran parte delle chance scudetto e verosimilmente anche il passaggio ai quarti di Champions, una trentina di milioni in tutto. Il punto più basso lha raggiunto nel momento in cui radio e giornali hanno cominciato a suggerirle come uscire dalla crisi. Vada per la mega processione al santuario del DiBenedetto amore.