Shakhtar, caccia alla rimonta

19/02/2011 alle 11:45.

IL ROMANISTA (F.BOVAIO) - Per la sesta volta nella sua storia europea la Roma sarà costretta a cercare la qualificazione attraverso una disperata impresa esterna dopo aver perso malamente il match di andata in casa. Un miracolo calcistico che nelle precedenti cinque occasioni le è riuscito solo una volta, nei trentaduesimi della Coppa Uefa 1988-89 contro la squadra tedesca del Norimberga, che si aggiudicò il match

Chissà se quest’anno gli uomini di Ranieri sapranno fare altrettanto. Tutto dice che la cosa è possibile. In caso contrario si allungherà la lista delle rimonte fallite. La prima risale ai quarti della Coppa delle Fiere 1964-65 contro gli ungheresi del Ferencvaros, che vinsero a Roma 2-1 il 10-3-1965 e bissarono il successo nel ritorno casalingo con un classico 1-0. La seconda è quella dei quarti della Coppa Uefa 1982-83 ed è una delle due eliminazioni giustificabili. La Roma, infatti, era impegnata nella corsa allo scudetto e Liedholm aveva capito che per vincerlo avrebbe dovuto rinunciare alla Uefa. La Roma perse l’andata in casa 2-1 contro il Benfica il 2-3-1983 e pareggiò 1-1 in Portogallo nel ritorno.

La terza è quella della Coppa Uefa 2000-01 contro il Liverpool, che eliminò i giallorossi negli ottavi vincendo l’andata all’Olimpico per 2-0 il 15-2-2001 e perdendo il ritorno ad Anfield per 1-0 (gol di Guigou) solo perché l’arbitro spagnolo Aranda non accordò alla Roma il sacrosanto rigore del possibile 2-0, che avrebbe spalancato le porte ai supplementari. Anche in tal caso, però, come nel 1982-83, la squadra giallorossa era impegnata nella corsa allo scudetto (che poi avrebbe vinto) e forse guardò con occhio distratto alla Coppa. Infine c’è l’eliminazione nei quarti della  2007-08 contro il Manchester United, che passò a Roma per 2-0 l’1-4-2008 e otto giorni dopo vinse anche in Inghilterra per 1-0.