IL TEMPO (T. CARMELLINI) - Problemi risolti? No, probabilmente solo rimandati, ma la Roma di Montella si gode questo momento di euforia che fa benissimo a tutti: tifosi compresi. Serviva una ventata dottimismo e laeroplanino giallorosso lha portata allinterno di un gruppo che
Ha sfruttato in primis londa positiva creata dalle dimissioni di Ranieri: quella «scossa» che serviva alla squadra per tornare a credere in se stessa. Insomma un lavoro che poteva sembrare semplice, ma non lo è affatto e che Montella è stato in grado di svolgere al meglio. Poi lex bomber è stato deciso nelle sue scelte: nessuno sconto, niente amici degli amici. A partire dal difficile ruolo del portiere allattaccante da utilizzare davanti, Montella è stato chiaro fin da subito senza cadere in dubbi di interpretazione. Quindi ha fatto un ottimo lavoro sul modulo senza inventare nulla, ma anzi riutilizzando quello che questa Roma sa far meglio: il 4-2-3-1 di spallettiana memoria, quello che aveva portato più volte la Roma a un passo dal sogno. Squadra corta e compatta, con ogni giocatore messo nel suo ruolo a fare ciò che sa fare. Sembra facile, ma evidentemente non lo è.
E dulcis in fundo, Montella ha ritrovato ununità di intenti e rianimato quanti, per un motivo o per un altro, si erano chiamati fuori. Anche chi ha sbagliato, come Pizarro che non ha giustificazioni per quellinfortunio fantasma scomparso in un nanosecono contro li Bologna, riuscendo a utilizzare il meglio a sua disposizione. nessuna rivoluzione quindi, ma semplici assestamenti che stanno dando i frutti sperati: ma il cammino è ancora lungo.