Ranieri: «Andiamo avanti»

03/02/2011 alle 09:12.

IL ROMANISTA (M. MACEDONIO) - «Volevamo vincere, perché sapevamo che, vincendo, avremmo fatto un passo avanti. Onore al Brescia, quindi, ma noi dobbiamo guardare avanti.

peggio. Il pareggio, per giunta, è arrivato nel momento in cui la Roma stava dominando la partita. E stava per entrare Taddei. Al tecnico chiedono se ha avuto un po’ di rammarico per non averlo fatto entrare prima.

«Ho fatto scaldare Taddei, perché Borriello aveva male al ginocchio. Sapevamo che avevamo di fronte una squadra spigolosa. Noi volevamo vincere, i ragazzi erano vogliosi di far bene. Ma non ci arrendiamo. E continuiamo». L’attacco si è rivelato meglio con Menez, mentre è apparso un po’ piatto nel corso del primo tempo. «Sì, certamente – risponde Ranieri – sono tre giocatori che hanno bisogno di essere supportati molto. E Menez, nell’uno contro uno, riesce a saltare bene l’uomo». Si dice sono soddisfatto, il tecnico, di come si sono mossi i tre attaccanti, anche in chiave difensiva, «Lo sono perché mi andava bene che il Brescia continuasse a ripartire con gli esterni. Loro sono stati bravi a pressarci. E quando giochi con tre punte serve supporto».

Quanto alla possibilità che le presunte polemiche tra lui e Pradè abbiamo influito sul risultato, risponde che non creano alcun alibi alla squadra. Della quale sottolinea anche l’impermeabilità alle vicende societarie». E sulla collocazione della Roma nelle gerarchie del campionato, dopo il mercato di gennaio, risponde che «sono cinque anni che la società sta facendo autofinanziamento alla grande. Noi siamo dove siamo. Abbiamo una buona rosa di giocatori». In sala stampa, fa gli scongiuri Ranieri di fronte a chi gli chiede se i punti persi con il Brescia possano rivelarsi decisivi , come già altre volte contro le piccole. «Speriamo di no» dice Ranieri. «Queste sono quelle partite che vuoi vincere a tutti costi. Essendo determinati, vogliosi. Peccato, perché dopo il gol, che è stato il momento migliore della Roma, Riise ha valutato male quella palla. A volte basta toccarla per non farla prendere all’avversario. Mentre stavolta non gli è riuscito». Torna sulla scelta delle tre punte, il tecnico romano. «Per la prima volta abbiamo giocato con tutti e tre davanti. E spesso ci siamo trovati in difficoltà nel trovarli, perché loro chiudevano bene tutti gli spazi. Con Borriello volevo riempire l’area di rigore, con avevo la fantasia e con Mirco l’uno contro uno largo a sinistra». Quanto ha influito il cambio sulla panchina del Brescia? «Il loro allenatore è stato il mio capitano alla . E l’allenatore che li ha portati in serie A. E loro sono molto legati a lui. Mi aspettavo proprio quel tipo di partita. Adriano? Si dice che dorme male in Italia e vuole poter tornare in Brasile. «Non ne so nulla. Se qualcuno ha dato il permesso io non ne so nulla».