CORSPORT (P. TORRI) - «Wonderful», quando è sbucato in cima alla scalinata più bella del mondo, Trinità de Monti, sotto cera la bellezza di Piazza di Spagna.«Wonderful »quando ha pensato ad Anita Ekberg che faceva il bagno a Fontana di Trevi che gli si è presentata più bella di qualsiasi fotografia
PRIMA VOLTA -E datata venticinque settembre dello scorso anno. In precedenza era già stato a Roma da turista, questa volta era per il business,nato dopo aver visto come alcuni suoi amici avevano appena acquistato il Liverpool, quattro chiacchiere con gli amici del College per cominciare lavventura con obiettivo la Roma, il ricordo del tentativo del fondo di George Soros sfumato per il materializzarsi di un fantasma arabo in groppa a un cammello a tre gobbe, il contatto con la studio Tonucci che il lungo e dettagliato lavoro svolto per Soros era stato costretto a conservarlo in un cassetto. Quel venticinque settembre era già stato fatto qualche passo in direzione Roma, il progetto aveva preso già corpo. Ma cera ancora tanto da lavorare. Ecco allora lorganizzazione del viaggio nella Capitale, lalbergo scelto sulla strada della Dolce Vitache ormai è solo un ricordo, lambasciata americana a due passi, così come lo studio Tonucci, vicinissimo a Piazza del Popolo. DiBenedetto sbarcò in mattinata a Fiumicino, unauto ad attenderlo, via verso via Veneto, il pranzo e il riposo per smaltire il fuso orario, poi lappuntamento con lavvocato Mauro Baldissoni, due biglietti di tribuna Monte Mario, in programma un Roma-Inter che è stato la storia del nostro calcio negli ultimi anni.
VUCINIC -Una serata inedita per mister DiBenedetto. La Roma, peraltro, era reduce da un inizio di campionato da mettersi le mani nei capelli, appena due punti ottenuti nelle prime quattro gare, un altro passo falso avrebbe voluto dire anche il rischio di una possibile frenata nel progetto di acquistare la società giallorossa. Limprenditore americano è rimasto un po perplesso quando, avviandosi verso lo stadio, ha scoperto che intorno allOlimpico cerano decine di rivenditori di materiale giallorosso non proprio griffato dalla società, così come dallassenza di uno store romanista nella struttura dello stadio. Ma ha ripreso coraggio quando ha visto i colori dello stadio, la Sud che cantava, la passione della gente. Soprattutto lha ripreso quando Mirko Vucinic, nei minuti di recupero, con una capocciata in tuffo ha realizzato il gol della vittoria,«who is this player?», Vucinic gli è stato detto,«wonderful(pure qui, ndr) player »ha sottolineato lamico americano. I due giorni successivi, DiBenedetto li ha trascorsi quasi sempre al lavoro per il progetto Roma, concedendosi un paio cene nel cuore di Roma, ripartendo il martedì successivo per Boston con le idee più chiare e la decisione finale di acquistare il club giallorosso. E poi tornato nella Capitale (insieme a uno dei suoi soci), in occasione della sfida casalinga con il Bari, 12 dicembre, un altro successo dei giallorossi per uno a zero, altre giornate dedicate al progetto. Si dice che non cè due senza tre. Se sarà, la prossima si presenterà da presidente della Roma.




