IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - Il rimprovero pubblico e reiterato di Ranieri lha colto di sorpresa. E lha stranito. «Non sono un fenomeno, ma con quello che avevo fatto in Champions speravo di giocare dallinizio. Ma non volevo mancare di rispetto a nessuno», le parole di Borriello nella notte tra mercoledì e giovedì. E non si capisce bene una cosa, legata a Ranieri: una volta un giocatore che
La sintesi, al di là di tutto, è che il P.A.R. (Partito Anti Ranieri) è cresciuto di una unità, Borriello appunto. Che sicuramente, pur con tutte le attenuenti, avrebbe fatto meglio a starsene zitto e a non lamentarsi. Ma insieme con Borriello tra le new entry del P.A.R. occorre citare anche Bogdan Lobont, lex secondo di Julio Sergio diventato (senza apparenti motivi, a suo giudizio) anche il secondo di Doni. Lobont in dicembre ha rifiutato il passaggio al Galatasaray convinto di poter recitare un ruolo importante nella Roma, ma due mesi dopo si trova riserva della riserva. Solo perché si è infortunato contro il Bari (12 dicembre 2010) e non si è potuto allenare per diverse settimane. Una volta tornato a disposizione, si è ritrovato alle spalle di Doni.
La realtà è che allinterno dello spogliatoio della Roma sono pochi, se non rari, i giocatori che sono al cento per cento dalla parte dellallenatore. Un paio, forse. La sensazione è che tutti gli altri, per un motivo o per un altro, non sarebbero disposti a gettarsi nel fuoco per lallenatore. Questo non significa che giocano contro Ranieri, ma che con il tecnico non hanno (più) feeling. Anche se, ufficialmente, fanno discorsi pacifici e di grande fratellanza. Ma, si sa, le parole le porta via il vento. Come quelle che sono intercorse ieri tra lo stesso Borriello e Ranieri, smanioso di chiarire con il giocatore il senso delluscita dialettica di mercoledì sera. Ricordate, a proposito di parole, quando venne raccontato che non esisteva un caso Pizarro? Il cileno ha sbagliato grossolanamente a non tornare nei tempi stabiliti dalle vacanze di Natale, ma adesso il suo rientro in campo sta assumendo i contorni di una barzelletta. Che, in verità, non fa neppure ridere.