IL ROMANISTA (G. DELL'ARTRI) - Le prime parole della presidente Rosella Sensi, presente alla prima conferenza di Montella, sono state per Claudio Ranieri. Il fatto che non sia più lallenatore della Roma non ha intaccato i rapporti. «Lo ringrazio dice la Sensi pubblicamente, come ho già fatto personalmente. Ma ci tengo a dirlo, per quello che ci ha fatto vivere e per quello che ci ha dato, sia professionalmente sia umanamente. Ci tengo a ringraziarlo soprattutto per la serietà che ha dimostrato in questi giorni». Chiuso con il passato, ecco la sua benedizione al futuro, Vincenzo Montella
ringraziare mister Montella per aver accettato lincarico con grande entusiasmo e con grande determinazione».
Poi è il momento delle precisazioni. La prima riguarda ancora Montella: «Ci tengo a correggere la definzione di autogestione. Non sarà così. Conoscendo il carattere della persona, so che non verrà ad autogestire, ma a imporre. Anzi, più che a imporre, a trasmettere la sua mentalità da allenatore». Poi, la seconda: «Un piccolo
commento personale che oggi mi permetto di fare anche se in tutti gli altri anni non lho mai fatto. Non accuso nessuno, però il mio sfogo si rivolge a chi vuole sempre farmi apparire come capro espiatorio di una
situazione. Io mi prendo le mie responsabilità, me le sono sempre prese. Cè un comunicato di Unicredit che ribadisce che non sono state chieste le mie dimissioni (in realtà è unagenzia AdnKronos che cita fonti Unicredit, ndr). Io continuo a fare il mio lavoro con il massimo dellentusiasmo per poter accogliere i nuovi proprietari e rappresentare questa società e questa città come merita. Ormai credo di avere la corazza giusta, ma non mi fa piacere quando vedo mia madre e la mia famiglia, che ha dato tanto a questa città, soffrire perché qualcuno vuole buttare discredito essendo poi smentito qualche ora dopo dalla stessa Unicredit. Sono stufa e stanca. Mi prendo le mie responsabilità, ma quelle che ho. Non quelle che inventano».
La presidente è poi stata chiamata in causa anche nel corso della conferenza di Montella e non si è tirata indietro. A chi le chiedeva se la scelta di Montella fosse stata condizionata dal momento societario, ha risposto così: «Sono stati presi al vaglio più di un nome, perché quando parlo e mi confronto con i miei dirigenti si fanno sempre le scelte ritenute più opportune. E la scelta di Vincenzo è stata pensata per una serie di motivazioni per le quali abbiamo ritenuto che fosse lui la persona più adatta in questo momento». Già, quali sono queste motivazioni? «La preparazione tecnica, la determinazione, il carattere, il senso dappartenenza. Sicuramente tra le motivazioni non cè il fatto che fosse un ex compagno di squadra di molti dei calciatori attuali»