La Sensi a Trigoria: non mollate

15/02/2011 alle 08:55.

IL ROMANISTA (D. GALLI) - «La Roma non deve mollare, in gioco c’è il suo futuro». «Presidente, noi ce la metteremo tutta», le hanno assicurato i dirigenti e i senatori della squadra. Si può sintetizzare così una delle giornate più difficili della Roma recente. Rosella Sensi non ha più i poteri che aveva prima del 26 luglio, quando l’accordo con Unicredit ha consegnato, di fatto, la società alla banca.

La Sensi ha poi espresso gli stessi concetti a , , Perrotta e Mexes. I big. I senatori. I rappresentanti della squadra. L’incontro non è durato molto. Il presidente ha chiesto uno sforzo e ha ricevuto una promessa: «Presidente, noi ce la metteremo tutta». Incontri con Ranieri, invece, a quanto risulta a Il Romanista da fonti autorevolissime, non ce se sono stati. Ce la metteranno tutta. Speriamo, a partire già da domani sera. In ballo ci sono circa 6 milioni di euro. Ai 3,3 del bonus Uefa per la qualificazione ai quarti di , aggiungetene altri 2,5 (euro più, euro meno) dal botteghino. Senza contare che, qualora la Roma riuscisse ad andare ancora più avanti, i guadagni aumenterebbero in maniera quasi esponenziale. Un posto in semifinale vale 4,2 milioni, arrivare in finale 5,6 milioni e vincere la Coppa Campioni 9 milioni. E non abbiamo considerato i proventi, importantissimi, che deriverebbero dalla vendita dei biglietti. Ma c’è di più. Perchè in gioco non ci sono soltanto i soldi, ma l’onore di una squadra che, secondo le classifiche rese note ieri, nel decennio del nuovo millennio è tra le prime dieci in Europa. Un club che esercita un grande fascino nel mondo e che non può permettersi cali di rendimento. Da questo punto di vista sono tutti sotto esame: la promessa di un impegno a uscirne tutti insieme deve essere mantenuta. Anche perchè altrimenti si aprirebbe una crisi devastante e i mugugni verso Ranieri, potrebbero diventare qualcosa di più pesante. Aprendo la strada a scenari di instabilità difficilmente governabili, come quello che vorrebbe Montella assumere il ruolo di traghettatore. Scenari da fantascienza. A meno che non accada l’apocalisse.