La missione riuscità a metà di Unicredit

19/02/2011 alle 10:16.

IL TEMPO (T. CARMELLINI) - Mentre gli incastri burocratici si susseguono con successo e il passaggio di mano della Roma si avvicina a passi da gigante c’è ancora qualcuno che continua a remar contro, come se il bene comune non fosse la Roma e un futuro roseo che l’attuale proprietà non avrebbe più potuto garantire. C’è insomma chi sta cercando di raschiare il fondo del barile,

Ma c’è anche chi dovrebbe interessarsi solo della parte economica di questo grosso affare e che invece si improvvisa manager sportivo e passa in rassegna gli umori di una squadra ferita che cerca disperatamente una luce in fondo al tunnel. Non solo, perché costoro rimediamo anche qualche sberla in pieno volto e molto probabilmente saranno costretti a trattare ancora, invece di essere super partes e chiudere il «rubinetto» senza ulteriori rinvii per far sì che gli americani mettano rapidamente piede all’interno del club.

Forse costoro non hanno capito cosa rischiano e non solo dal punto di vista economico: c’è di mezzo prestigio e credibilità e nell’ultimo atto non ne sono usciti benissimo. Probabilmente non hanno ancora ben capito dove si trovano e che quello ormai alle porte sarà un cambio epocale che rischia però di trasformarsi nell’ennesima battaglia. E inevitabilmente lascerà sul tappeto qualche ferito: speriamo non sia la Roma... un’altra volta!