LA STAMPA - Nervoso, a tratti infastidito. Claudio Ranieri, se potesse, si autosospenderebbe dalle conferenze stampa perché, ormai, ai suoi occhi ogni domanda è fatta per farlo cadere in trappola. La trappola da evitare, in realtà, è quella di un Napoli forte nel tridente contro una Roma spuntata proprio là dove dovrebbe ereggere un muro davanti a Cavani-Lavezzi-Hamsik.
Fuori Burdisso per squalifica, ieri la Corte federale della Figc ha respinto il ricorso che avrebbe potuto riconsegnare a Ranieri almeno Mexes. Risultato? Cassetti nellinedito ruolo di centrale difensivo con Rosi sulla corsia dove agirà Lavezzi (in attacco per far spazio a Totti, Borriello finirà in panchina) nella sfida che, se fallita, costringerebbe la Roma a rinunciare ai sogni scudetto.
«Dovremo correre più di loro», così il tecnico. Ranieri dice spesso «le mie opinioni non contano» e si lascia sfuggire «stiamo trattando» quando in scena entra il suo futuro a Roma (da lunedì dovrebbe cominciare la trattativa in esclusiva con la cordata Usa). Sulla sfida dellOlimpico incombe il rischio incidenti: cè il timore che gli ultras napoletani non tesserati arrivino lo stesso a Roma.