«Emozione fortissima. Prima o poi gioco io...»

24/02/2011 alle 11:12.

CORSPORT (G. D'UBALDO) - La prima volta non si scorda mai. Vincenzo Montella ha de­buttato in panchina con una vittoria. Sofferta, ma dal sapore unico. La Ro­ma ora è sesta, grazie al sucesso otte­nuto in una partita giocata per 16 mi­nuti con Ranieri in panchina e con i re­stanti 81 (compreso recupero) con Montella. Per il nuovo tecnico è stata una serata particolare,

EMOZIONI - E’ stato difficile soffocare le sue emozioni: «Sono molto contento. Grazie ai ragazzi, tutti hanno dato una mano, anche chi è entrato dopo. Si è vista la coesione, lo spirito di squadra. Tutte virtù che ci hanno fatto soffrire e vincere. Dobbiamo portarle avanti». Ha dovuto prendere sin dall’inizio de­cisioni importanti. in panchina, il cambio del : «Le scelte erano fatte con molta serenità. Con me stes­so stavo sereno. Ero emozionato, ma mi sembrava tutto un gioco. La vera emozione l’ho provata al fischio finale e mi sono sentito di ringraziare tutti i giocatori che mi hanno fatto vivere quest’esperienza incredibile».

DIALOGO - Con i giocatori ha impronta­to il rapporto sul dialogo: «Loro mi stanno aiutando. Però deve esserci ri­spetto dei ruoli. Ma continuerò a par­lare con loro e a condividere le scelte tattiche, a discuterne» . Alla Roma è mancato il colpo per chiudere la parti­ta: «Siamo stati molto corti, ho battuto molto su questo. Forse nel secondo tempo ci siamo un pò allungati, face­vamo fatica a salire. Abbiamo avuto la palla del 2-0 con Brighi. Dovremo mi­gliorare, forse avevamo paura di por­tare a casa la partita».

RECUPERO - E’ riuscito a recuperare Pi­zarro. Non giocava da tre mesi. Fino alla scorsa settimana aveva detto a Ra­nieri di non sentirsi pronto: «Lo rin­grazio fortemente da allenatore, ma anche personalmente. Non voleva gio­care, alla fine quasi gliel’ho fatto io l’antidolorifico. Magari si poteva sen­tire sotto pressione. Conoscendo la piazza di Roma, mi auguro che questo venga capito. Non si era allenato negli ultimi due giorni, ma a me andava be­ne anche non al 100%. Pizarro dà sicu­rezza, la trasmette anche ai compagni. Lo ringrazio, capiteci, aiutateci».

CASO - Il ha protestato per la mancata espulsione di : «Io cercherò per quanto possibile di non parlare mai dell’arbitro, non voglio ca­dere in polemiche che non mi compe­tono, ovviamente anche quando mi sa­ranno sfavorevoli. Su la se­conda ammonmizione ci poteva stare, ma il fallo secondo me non era volon­tario. Ci saranno sempre decisioni co­sì».

PUNTE - Fa i complimenti a , si è messo a disposizione ed è andato in panchina: «Sarà un giocatore impor­tante come dice la sua storia e il suo presente. Ultimamente poi sta benissi­mo, ha ritmo e sta in forma, sarà im­portante per noi». Borriello è rimasto troppo isolato: «Fa reparto da solo, va bene incontro e va in profondità, se ha giocato da solo lì è perchè penso lo possa fare, si è dato da fare, è un gio­catore molto importante anche lui». Al gol non ha esultato. Maschera la ten­sione con una battuta: «Sono abituato con i ragazzini che segnano dieci gol a partita, quindi ero stanco di esultare» .

RIPRESA - Si è visto qualche segnale di ripresa, ma la cosa che conta di più è la vittoria: «Stimo moltissimo Ranieri, abbiamo visto i punti deboli dell’avver­sario dopo aver studiato molto, facen­do vedere gli errori più eclatanti. In questo momento secondo me la priori­tà è la difesa» . La vera Roma si deve ancora vedere, lo sa anche Montella: « Ci si aiuta con le vittorie, questa squadra aveva paura, non so perchè, i giocatori sembravano un po’ sfiducia­ti e sono emotivi. Oggi è stata una vit­toria importante sul piano psicologi­co. Secondo me una vittoria voluta, di­fesa e meritata» .

SENSAZIONI - Prova a raccontare le sue sensazioni: «Anche quando giocavo ho sempre vissuto le cose con freddezza e anche quello che mi è successo in que­sti ultimi giorni l’ho vissuto nello stes­so modo. Certo, con un poco di emozio­ne, ma in modo molto distaccato ri­spetto a quanto era grande la novità. Se posso dire per racchiudere in po­che parole, mi sono emozionato tanto al fischio finale, perchè la tensione ac­comulata nella partita evidentemente era tanta. Ci tengo a ringraziare i ra­gazzi, al di là di come andrà a finire o di come sarà la mia e la nostra storia. Devo ringraziare la società che mi ha dato le chiavi di questa squadra»