Cessione As Roma, New York in festa: "Tom è l'uomo giusto"

04/02/2011 alle 21:53.

«Ora la As Roma potrà diventare un brand famoso in tutto il mondo, come il Manchester United, il Real Madrid e il Barcellona». Cerca di trattenere l'entusiasmo, ma ci riesce a stento, Giorgio Caruso, 42 anni, nato e cresciuto a Ponte Milvio, da 15 anni trasferito nella 'Grande Mela, dove insieme ad altri giallorossi doc ha fondato il Roma Club New York.

 

La tana dei giallorossi di New York è nella zona sud di Manhattan. Nel cuore di Little Italy, al Sambucàs Cafe, batte il cuore dei tifosi romanisti di New York. È nel 105 di Mulberry Street, in questo bar con i maxischermi alle pareti, che il popolo giallo ocra e rosso pompeiano si riunisce numeroso per vedere le partite della 'Maggicà. Il proprietario del locale è Raffaele Tramontana, un italo-americano originario di Catania, anche lui felicissimo che una cordata di imprenditori Usa sia vicinissima all'acquisto della società. «Ormai da 17 anni - racconta orgoglioso - trasmettiamo le partite e in tutti questi anni ho visto com'è cresciuta tra gli americani la passione per il calcio italiano. Dai tempi dei mondiali del '94 hanno fatto passi avanti. Ora conoscono il gioco e le tattiche come noi, e il 'soccer' ormai è diventato il primo sport praticato nelle scuole inferiori». Tramontana non ha dubbi. Tutti i tifosi di e compagni, anche i più scettici, possono stare tranquilli: i padroni dei Red Sox sono «gente in gamba». «Tom Dibenedetto è italo-americano come me, sono certo che è l'uomo giusto per il futuro della Roma», assicura senza alcuna esitazione. «Qui sinora la gente conosceva solo Inter, Milan e . Ora invece - aggiunge - seguiranno di più anche la squadra della Capitale. Roma è un 'brand' che negli Stati Uniti tira molto, che piace a tutti. Sinora conoscevano solo la à eterna, il Colosseo, San Pietro. Ora cominceranno a conoscere anche la squadra. Così aumenteranno i tifosi, la copertura mediatica e la gente comincerà a comprare le sciarpe, le magliette. Insomma sarà un grande affare. Ci saranno tanti dollari in più - assicura Raffaele - che finiranno nelle casse della nuova Roma e, statene certi, faranno la squadra sempre più forte».

(ansa)