GASPORT (S. BOLDRINI) - Da Brescia a Brescia, in mezzo la Roma. Sono passati 131 giorni dalla gara del 22 settembre 2010: lItalia purtroppo è sempre la stessa, se non peggio, ma il campionato della Roma ha preso unaltra strada.
Quella sera i giallorossi si ritrovarono con 2 punti in classifica e un vagone di polemiche: larbitro Russo ne combinò di tutti i colori, come se non bastasse la forma scarsa dei romanisti. Il Brescia di Iachini vinse 2-1: gol di Hetemaj e Caracciolo, rete di Borriello, cartellino rosso per Mexes, una gamba a pezzi di Julio Sergio, Adriano in campo e persino mezz'ora di Baptista. La Roma toccò il fondo, ma Ranieri volo alto: «Ho ritrovato la Roma» . Sembrava una provocazione, i fatti gli hanno dato ragione.
Occhio a Iachini Domani è di nuovo Brescia e nel Brescia è di nuovo Iachini, richiamato a furor di popolo dopo il breve interludio di Beretta. Situazione pericolosa: quando si cambia allenatore, la squadra ha una carica in più. E Iachini ha mostrato finora di possedere proprio questa dote: sa tirar fuori energie nascoste, soprattutto sul piano nervoso. Aspettiamoci un Brescia da combattimento, ben diverso da quello preso a schiaffi dal Chievo: sciabola, altro che fioretto. Il nuovo Brescia si presenterà con il modulo 4-3-2-1 e il nuovo acquisto Cristiano Zanetti, acquistato ieri, pezzo importante della Roma del terzo scudetto.
Incubo Diamanti Rivedremo Antonio Filippini, 38 anni e stipendio ai minimi sindacali: è un ex laziale, avrà qualche motivazione in più. Ci sarà anche Diamanti, che distrusse i sogni di scudetto della Roma il 19 aprile 2008 con un gol su punizione: il Livorno era già retrocesso e Totti si ruppe il legamento crociato. Un pomeriggio da incubo. La Roma di oggi è ben diversa da quella di settembre, ma abbassare la guardia sarebbe un peccato mortale. Domani la Roma può solo vincere: il resto è noia.