Boston alle radici del progetto-Roma

05/02/2011 alle 10:06.

CORSPORT (R. ZANNI) - Splendeva il sole ieri a Boston e anche se i suoi raggi non sono riusciti a far andare la temperatura oltre lo zero, lo sforzo è sta to notevole lo stesso, perché di notte i termometri erano arrivati fino a 19 Fahrenheit, che tradotto fa un -7 da brividi.

CORSPORT (R. ZANNI) - 
Splendeva il sole ieri a Boston e anche se i suoi raggi non sono riusciti a far andare la temperatura oltre lo zero, lo sforzo è sta to notevole lo stesso, perché di notte i termometri erano arrivati fino a 19 Fahrenheit, che tradotto fa un -7 da brividi. Sorridevano ieri a Boston anche per chè oltre ad avere quattro giocatori dei Celtics all’All Star Game della NBA, un record, è stata finalmente ritrovata Penelope. La cercavano dal mese scorso, la sua proprietaria l’aveva smarrita in un vagone della metropolitana e siccome si trattava di un boa lungo un metro si può immaginare che un po’ di apprensione c’era. Penelope per tutto questo tempo però non si era allontanata ed è stata avvistata sempre nella metro, non lontano da Tre mont Street Subway che poi è anche il più antico tunnel per i treni degli Stati Uniti. Tremont Street è una strada importan te per Boston, qui ci è passata un po’ della lunga storia della à, da qui però è anche co minciata la passione americana per la Roma. Andiamo fino al 198 e in un edificio tutto uffici c’è la sede della società che presto, se non pre stissimo, potrebbe diventare la so rella statunitense dei giallorossi. Qui c’è l’headquarter, la sede prin cipale, del Boston International Group, il cui presidente è Thomas DiBenedetto il capo- cordata, l’uo mo che guida il gruppo che dovreb be, molto presto, prendere le redi ni della Roma. Dalla più calda Newport Beach, in California, Julian Movsesian, uno dei protagonisti della cordata, ha detto di essere « molto eccitato » (excited, termine che qui ha una acce zione un po’ diversa a quella a cui siamo abi tuati in Italia, è una emozione moltiplicata per mille) nel vedere la trattativa avvici narsi alla conclusione positiva. Un paio di settimane il tempo previsto da Movsesian per il defini tivo trasferimento oltre oceano del la proprietà della Roma e se davan ti al 198 di Tremont Street non ci sono ancora bandiere giallorosse, non è detto che non possano arri varci, anche prima di quattordici giorni. 



AFFARI E SPORT - 
Il Boston International Group, una compa gnia privata, società di cui Thomas DiBenedetto è presidente, ma non l’unica, è un gestore di investi menti specializzato nei fondihedge,o speculativi o alternativi, vengono usate diverse denominazioni, che prevedono rischi elevati, ma ovvia mente anche ritorni molto cospicui. Il BIG, se vogliamo usare un acro nimo che può essere di buon auspi cio anche per la Roma, è ormai sul mercato da diverso tempo ed è pre sieduto da DiBenedetto dal 1983. E sempre negli stessi uffici di Tre mont Street c’è anche la sede della Junction Investors Ltd, che si oc cupadi investimenti internaziona li soprattutto di natura immobilia re. Mr DiBenedetto è anche presi dente del consiglio di amministra zione della Jefferson Watermann International, consulenza interna zionale, direttore della Olympic Partner, qui si va nell’immobilia rio, e fino al 2006 si è occupato an che di altre società che spaziavano dal software agli investimenti sui mercati azionari. Poi c’è lo sport, una passione che fa parte della fa miglia. Thomas junior, il figlio di 25 anni, nato in Florida a Ft. Myers (come dalla Florida arrivano anche i Falcone, altri partecipanti alla scalata alla Roma) è un giocatore di baseball delleminor league,un interbase, l’anno scorso ha militato nella Frontier League con i Kala mazoo Kings, squadra professioni stica dell’omonima à del Michi gan. Ma DiBenedetto jr. era stato scelto al draft del 2008 dai Red Sox, l’orgoglio di Boston, gli eterni riva li dei New York Yankees e Thomas sr dal 1978 ha una quota della so cietà che, complessivamente, ha tredici azionisti. Thomas DiBene detto sr. detiene la sua quota attra verso la New England Sports Ven­ture, gruppo che recentemente ha acquistato il Liverpool, ma che at traverso i suoi azionisti di maggio ranza, John W. Henry e Tom Wer ner, hanno sottolineato che la loro impresa con la Roma non c’entra. Qui ci sono solo DiBenedetto, Ju lian Movsesian, Richard Amore, il gruppo dei Falcone, i tre fratelli Arthur, Edward e Robert, e Micha le A. Ruane. Ma intanto Forbes si è già chiesto se l’eventuale acquisi zione della Roma da parte di DiBe nedetto e la partecipazione alla proprietà del Liverpool non possa chiamarsi “conflitto di interessi”.