IL TEMPO - Il capitano giallorosso domani contro gli emiliani giocherà la partita numero seicento con la maglia della Roma: un altro record nella sequela di numeri spettacolari messi in fila dal leader giallorosso che proprio contro il Parma ha registrato alcuni passaggi chiave della sua carriera da calciatore.
E Ancora contro il Parma realizzò all'Olimpico il gol che cucì sulla maglia della Roma il terzo scudetto della storia giallorossa. Fu sua la rete che lanciò in orbita i romanisti quel 17 giugno del 2001, nella partita divenuta storica che finì poi 3-1 con la Roma laureata Campione d'Italia e con lo scudetto scucito proprio dalle maglie dei «cugini» laziali.
Storie che si inseguono e ricordi che riaffiorano alla vigilia del primo impegno casalingo della nuova Roma targata Montella: quella che dovrebbe vedere, paradossalmente per la prima volta, Totti titolare dopo la partenza in panchina nella gara d'esordio mercoledì scorso a Bologna. Mai come adesso il capitano ha voglia e bisogno di rimettersi di nuovo in gioco, dopo il momento «no» passato durante la gestione Ranieri allenatore col quale ha vissuto a fasi alterne momenti di alti, ma soprattutto di bassi.
Gli ottimi segnali visti nel primo tempo contro il Genoa, prima del tracollo generale della ripresa, sono stati confermati da una buona mezz'ora a Bologna. Francesco ha voglia e si vede e sul resto c'è poco da dire: il tasso tecnico è noto e le sue capacità di spaccare a metà una partita non sono mai state messe in discussione. «Non l'ho mai visto allenarsi così bene, nemmeno quando giocavamo assieme» sono state le prime parole sull'argomento Totti di Montella appena investito del nuovo incarico: che ha poi aggiunto come lui conti «molto su questo Totti».
Un segnale chiaro su quanto e come l'ex collega, faccia affidamento sul «suo» capitano per rilanciare questa Roma ferita che può tornare ancora in pista per un posto in Champions. In questo nuovo (o vecchio a secondo i punti di vista) modulo, Totti si trova molto meglio di un Borriello fin qui molto prolifico.
Montella dovrà essere bravo e riuscire a utilizzare al meglio tutti i suoi uomini, ma appare scontato che i due ballottaggi offensivi riguardino proprio Totti-Borriello per il posto di ariete centrale e Vucinic-Menez per quello di seconda punta aggiunta in grado di entrare dalla fascia esterna e far male alle difese avversarie: anche se il nuovo tecnico ha allo studio un'ipotesi che prevede l'utilizzo contemporaneo anche del giovane francese messo nel posto che tradizionalmente è occupato da Perrotta. Diciamo una soluzione in più che non può che far bene a questa Roma che da qui in avanti avrà bisogno del contributo di tutti per non buttare alle ortiche una stagione già ampiamente compromessa.