
IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Non bastava il misero punto portato a casa contro il Parma. Non bastava linfortunio di Pizarro. A rovinare la domenica alla Roma, e ai suoi tifosi, ci si è messo anche Adriano. Ancora una volta, il brasiliano ha fatto parlare di sé per i suoi atteggiamenti tuttaltro che professionali, che costringeranno la società «a prendere presto una decisione per il bene della Roma». Adriano, ieri mattina intorno alle 11, era atteso a Trigoria dai medici giallorossi e, soprattutto, dal professor Castagna. Lo stesso che a gennaio lo aveva operato alla spalla destra, che il brasiliano si era rotto durante il derby di Coppa Italia
Quali saranno adesso i prossimi passi della Roma? Difficile stabilire adesso tempi e modi delladdio del giocatore, ma è certo che tra Adriano e la Roma il rapporto è al capolinea. La Roma si prenderà un paio di giorni per valutare bene la situazione, con la speranza che nelle prossime 48 ore qualche squadra brasiliana si faccia viva per portare a casa il giocatore. Una soluzione che a Trigoria accontenterebbe tutti e che toglierebbe dallimbarazzo la Roma. In caso contrario, infatti, la società potrebbe decidere per la rescissione unilaterale del contratto, ma in questo caso il processo non sarebbe facile. Ci sono sì clausole che prevedono la rescissione in caso di comportamenti non professionali (e il dossier romanista è ricchissimo, in questo senso), ma bisognerebbe fare una causa, mettere in mezzo i legali e risolvere anche i problemi di compenso con i due procuratori del brasiliano. Un processo non semplicissimo e, soprattutto, non rapido. Quindi, meglio sperare che oggi o domani da Rio arrivi qualche telefonata, col Corinthias che, dopo il tentativo di gennaio, sarebbe disposto a rifarsi di nuovo sotto.