Totti: Credo ai tre obiettivi

31/01/2011 alle 11:00.

IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Era arrivato a Bologna di ottimo umore. A chi l’aveva sentito nelle ore immediatamente precedenti alla partita, Francesco Totti aveva detto: «Sto bene, fa solo tanto freddo». Lo stesso concetto poi il Capitano lo aveva ribadito anche appena sceso dal pullman che dall’albergo aveva portato lui e i suoi compagni al Dall’Ara.

IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - 
Era arrivato a di ottimo umore. A chi l’aveva sentito nelle ore immediatamente precedenti alla partita,  aveva detto: «Sto bene, fa solo tanto freddo». Lo stesso concetto poi il lo aveva ribadito anche appena sceso dal pullman che dall’albergo aveva portato lui e i suoi compagni al Dall’Ara. Poco prima, durante la riunione tecnica, aveva avuto la conferma che sarebbe partito dall’inizio, con Borriello a fianco. Arrivato allo stadio, contrariamente alle sue abitudini, aveva parlato alle telecamere di Sky e Roma Channel, mostrando un sorriso grande così e soprattutto dicendo cose che andavano al di là della partita contro il : «Dobbiamo credere alla possibilità di portare a casa tre obiettivi in questa stagione. Adesso che siamo in forma è più facile avere questa convinzione, ma abbiamo una rosa ampia per provarci».

aveva parlato anche di  e non con parole di circostanza: «Lo viviamo con serenità e tranquillità. E’ giusto farlo visto che siamo in tanti. Rispettiamo le decisioni del mister». Poi, una volta smessa la tuta per indossare pantaloncini e maglietta, si era diretto in campo per il riscaldamento. Nel gelo del Dall’Ara era stato accolto dal coro “Un , c’è solo un ”, riservatogli dai 100 tifosi romanisti presenti. Lui, dopo aver indossato lo zuccotto, aveva sorriso e ringraziato. Deliziando poi tutti con alcuni colpi di prestigio col pallone, tanto da far dire a un addetto alla sicurezza del : « è sempre il più forte di tutti». Poco dopo, era rientrato negli spogliatoi e, d’accordo con l’arbitro e con il collega (e amico) Di Vaio, aveva deciso di provare a vedere se il pallone rimbalzasse. Una volta tornati negli spogliatoi, le telecamere di Sky l’avevano pizzicato nel dire a Banti: «Ao’ me raccomando… Noi (riferito anche a Di Vaio, ndr) c’avemo 34 anni…». Poi era iniziata la partita e era stato uno dei più convinti a chiedere la sospensione, soprattutto per l’incolumità dei giocatori in campo. Francesco, da vero, sa che questo è il momento chiave della stagione romanista. Quindi, non solo parla di «tre obiettivi stagionali», ma cerca di spronare se stesso prima ancora che la squadra: «Voglio il gol su azione». lo dice riferendosi alla partita col , ma, visto come sono andate le cose, ha dovuto rimandare l’appuntamento. Ci proverà dopodomani a casa sua: alle 20.45 all’Olimpico arriva il Brescia la squadra contro cui, è persino inutile ribadirlo, ha esordito 18 anni fa. Con ogni probabilità toccherà di nuovo a lui partire dall’inizio, per incrementare il bottino di cinque gol stagionali e riprendere la caccia ai 205 gol di Baggio, distante 10 lunghezze. è pronto e non ha più alcuna voglia di fermarsi. Neve o no.