IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Il sorriso quando è entrato in campo, il volto sorpreso quando ha visto che non toccava a lui uscire, gli occhi quando i tifosi gli hanno tributato unovazione, la risata quando Vucinic lha preso a spintoni prima di uscire dal campo, lapplauso alla sua gente al fischio finale, dopo unesultanza incredibile al gol della Roma. Sono le istantanee del pomeriggio di Francesco Totti. Il Capitano a Cesena cercava il gol numero 250 in giallorosso, il primo in carriera ai romagnoli.
Parole sante, quelle di Totti, visto che uscire senza i tre punti dal Manuzzi avrebbe significato il probabile addio ai sogni di gloria: «Dopo la partita dandata ha aggiunto il Capitano il Cesena ci aveva bloccato sul pareggio e anche stavolta è sceso in campo in ottima condizione atletica. Dopo lo stop con la Samp riprendiamo così a fare punti fondamentali, in attesa del derby di Coppa Italia e della partita contro il Cagliari. Passo dopo passo, sempre col massimo impegno». Lo stesso che lui ha messo in campo ieri, come sottolineato anche da Ranieri. In conferenza stampa, il tecnico ha risposto piccato a un giornalista romagnolo che parlava di «scarsa prestazione di Totti»: «Non credo, gli è mancato soltanto il gol. Ma non parlerei di partita negativa, anzi».
Proprio mentre rilasciava queste dichiarazioni, a pochi metri di distanza, il diretto interessato, come di consueto, si concedeva a quanti, grandi e piccoli, volevano un autografo. Maglie, cappellini, gagliardetti, diari: tutto firmato da Francesco, disponibile anche nei confronti dei tifosi avversari che volevano immortalarlo, nonostante qualcuno si sia divertito, durante la partita, a insultare lui e la moglie. Perché Totti è così, anche in questo che non è certamente il periodo più facile e felice - della sua carriera. Ieri, a proposito di questo, sono arrivate da Torino anche le parole di Del Piero: «Oltre ad essere un grandissimo campione, lui è la Roma,
rappresenta quei colori nel mondo e mi auguro, anzi credo fortemente che resterà nella Capitale fino
alla fine della sua carriera». La speranza è che il capitano bianconero abbia ragione.




