
CORSPORT (A. FANì) - Il bilancio del derby è stato di un accoltellato (gluteo, non grave) e del team manager della Lazio, Manzini, ferito al sopracciglio a causa delle schegge del parabrezza del bus biancoceleste colpito da un sasso di un teppista. Se è sbrigativo definire «positivo » il bilancio, è però obbligatorio farlo in relazione alle precedenti edizioni dei derby, con episodi da guerriglia.
CORSPORT (A. FANì) -
Il bilancio del derby è stato di un accoltellato (gluteo, non grave) e del team manager della Lazio, Manzini, ferito al sopracciglio a causa delle schegge del parabrezza del bus biancoceleste colpito da un sasso di un teppista. Se è sbrigativo definire «positivo » il bilancio, è però obbligatorio farlo in relazione alle precedenti edizioni dei derby, con episodi da guerriglia. Ecco perché il questore di Roma, Francesco Tagliente, sottolinea, perentorio: « Abbiamo avuto la prova che rigore e concertazione portano sicurezza » . Ta gliente, capo della Polizia della Capitale dal 2 agosto 2010, viene da lunghe espe rienze sportive, e da questore di Firenze ha messo a punto un sistema che ha reso il « Franchi » uno degli impianti più normali dItalia ( usiamo laggettivo perché dovrebbe essere norma anda re allo stadio in serenità...).
Tagliente, qual è il suo bilancio del derby?
«Alla vigilia poteva apparire un derby da guerriglia ma si è concluso con due soli episodi, gravi ma isolati. Per noi è stato significativo dal punto di vista giuridico, tra arresti, denunce, daspo, sequestri. Se mancassero in terventi preventivi ci sarebbero situazioni di pericolo. Invece zero cariche degli agenti o contatti tra tifoserie, nonostante i tentativi ( denunciate 40 persone, ndr). E, fatto migliore, la tribuna Tevere, in passato focolaio di incidenti, riempita da 5mila giovanissimi».
La sua politica paga?
«Penso che la sicurezza si ottiene con il rigore nei confronti di chi viola. La mia è la politica dellinchiostro, fatta di denunce, misure di sicurezza, documenti che, dove possibile, preferisco alle cariche. Rigore e concertazione con società di calcio e leghe, di A e B sono un altro ingrediente fondamentale per la strategia della Questura».
Cè un rovescio. La zona dello stadio era off limits, viabilità bloccata. Roma può permetterselo?
«E un aspetto necessario se vogliamo disputare i derby di sera in giorni feria li. Se le istituzioni decido no che si può giocare di sera, io devo occuparmi del la sicurezza. E questo si può fare solo iniziando da una zona di sicurezza at torno allo stadio, interdet ta al traffico. Oppure abbiamo due alternative: gio care di giorno; o giocare in uno stadio, lontano dal centro».
Uno dei sindacati di Polizia, lAnfp, ha sottolineato che incontri di calcio a rischio, come il derby, debbono essere giocati di giorno. Lei cosa replica?
«Giocare di giorno avrebbe senza dubbio aiutato ad eliminare alcune criticità sotto il profilo della sicurezza. Ma se viene dato lok alla disputa di gare in notturna il nostro compito è gestire levento. E mi pare, ripeto, che ci siamo riusciti ancora una volta».
La Questura di Roma ha risorse sufficienti?
« Per il derby ho impegnato Digos, Anticrimine, Squadra Mobile. Tutti hanno lavorato alla prevenzione. Ma i fenomeni di massa non si possono studiare a priori, semmai dopo. E riguardo a mercoledì celebriamo un successo » .
In Italia indichiamo il modello inglese come traguardo. A che punto siamo del percorso?
«Il derby di Roma lo dimostra, stiamo proseguendo nel progetto. Ma ci vuole tempo. A Firenze abbiamo riportato allo stadio le famiglie; i genitori guardavano la gara, i bambini giocavano nel parterre. Il mio obiettivo è riproporre lo stesso modello a Roma».